IN-HOUSE, DIBATTITO TRA MANTINI, DE TILLA E LIGAS SUL FUTURO DELLA CATEGORIA

25-05-2009

IN-HOUSE, DIBATTITO TRA MANTINI, DE TILLA E LIGAS SUL FUTURO DELLA CATEGORIA

Dibatto acceso sul tema dell'inquadramento professionale del giurista d'impresa durante la prima edizione del “General Counsel day” organizzato da TopLegal e Dla Piper lo scorso 22 maggio.
Durante la tavola rotonda dal titolo “Giuristi d'impresa: avvocati non solo di nome”, Maurizio De Tilla (in foto durante un momento della giornata), presidente dell'Oua e Pierluigi Mantini, deputato dell'Udc e firmatario di una proposta di riforma della professione in attesa di approvazione alla Camera, hanno risposto alle domande poste da Giovanna Ligas, presidente dell'Aigi, l'associazione dei giuristi d'impresa.
La Ligas, sostenuta da una platea composta prevalentemente da direttori degli affari legali di società italiane e multinazionali ha espresso preoccupazione per le novità che riguardano chi, dopo la laurea in giurisprudenza o dopo aver già esercitato la professione forense, sceglie la strada del giurista d'impresa. In particolare, le novità contenute nei progetti di legge di riforma della professione, se approvate, potrebbero impedire a chi si cancella dall'albo per firmare un contratto di lavoro dipendente di tornare a esercitare come avvocato. Un altro punto riguarda alcune limitazioni anche nell'attività stragiudiziale per i giuristi d'impresa che non hanno già ottenuto l'abilitazione.
«Chiediamo solo di poter continuare a fare il nostro lavoro», ha esordito Ligas. «Dopo un'esperienza in-house, oggi possiamo tornare a essere liberi professionisti, ma questa possibilità è a rischio. Nei testi alla camera, sono inoltre inseriti dei vincli di età per l'iscrizione all'albo dei procuratori, in uno a 37 anni e in un altro a 50, che impediscono a chi ha iniziato a lavorare dopo la laurea come giurista d'impresa di diventare avvocato. La nostra categoria, a differenza di altri Paesi europei, non gode del legal privilege e della possibilità di rappresentare i clienti in Tribunale». Una delle proposte  avanzate per disciplinare e tutelare il ruolo del legale d'azienda riguarda la creazione di un elenco speciale  dell'Albo avvocati.
Su questa possibilità, Mantini e De Tilla hanno manifestato opinioni contrastanti.
«Il giurista d'impresa ha una natura anfibia, che mette in difficoltà il legislatore», ha affermato il deputato, «e una soluzione potrebbe essere la creazione di un albo speciale con alcune limitazioni».
Sulla questione, De Tilla non ha preso una posizione e si è limitato a ricordare come nel resto del mondo molti Paesi abbiano creato un elenco speciale.
Il presidente dell'Oua ha, tuttavia, espresso la massima disponibilità a impegnarsi su due fronti a tutela dei general counsel.
Il primo riguarda la possibilità dell'in-house di una società di prestare consulenza a tutte le controllate del gruppo, su cui Giovanna Ligas aveva espresso perplessità.
Il secondo, invece, è relativo alla “permeabilità” dell'albo avvocati. «È ingiusto che chi svole per un periodo attività in-house non possa più iscriversi all'albo», ha affermato De Tilla. «Mi batterò affinché sia garantita la possibilità di cancellarsi e iscriversi senza limitazioni».

 


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA