Il Tribunale fallimentare di Ancona si è riservato la decisione, che potrebbe arrivare nel giro di una settimana, sull'istanza per la dichiarazione dello stato d'insolvenza della vecchia Banca Marche, gravata da un 'buco' di un miliardo di euro, commissariata da Banca d'Italia nel 2013 e fino al novembre scorso, quando l'istituto è finito in liquidazione coatta con il decreto Salva banche.
Si sono opposte all'istanza le Fondazioni Cassa di Risparmio di Jesi e Cassa di Risparmio di Pesaro, rappresentate in aula dagli avvocati Antonio Mastri di Ancona e Aldo Valentini di Pesaro, che hanno sollevato anche questioni di costituzionalità sui decreti di recepimento della direttiva Ue sulle ristrutturazioni bancarie e del Salva banche, che prevede la vendita - per la quale Chiomenti è stato selezionato con apposita gara da Bankitalia - delle quattro good bank nate dal salvataggio di Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca Marche.
I giudici di Ancona sono chiamati, quindi, a decidere anche sulle questioni di costituzionalità sollevate dalle Fondazioni bancarie di Jesi e Pesaro. Intanto, sono state già accolte le istanze per Banca Etruria e per CariFerrara.
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