editoriale

Integrare il legal tech: sfide e soluzioni per le aziende

Le tecnologie faticheranno a decollare se non si superano le difficoltà che frenano la loro adozione

01-07-2024

Integrare il legal tech: sfide e soluzioni per le aziende

 

di Marco Michael Di Palma

 

Ascoltando gli interventi al nostro recente General Counsel Summit, tenutosi il 24 giugno 2024, mi è stato evidente quanto il legal tech rappresenti per la categoria il grande elemento di rottura. Non ci sono dubbi che l'integrazione di questa tecnologia potrà rivoluzionare la gestione e la fornitura di servizi legali. Ci sono, però, più sfide da superare. Mentre aumenta la spesa interna a favore del legal tech, i direttori legali hanno sottolineato gli ostacoli che ne impediscono — e continueranno a impedire, almeno nel breve termine — la sua implementazione diffusa. A queste criticità, il mercato non ha ancora fornito risposte.


Quali sono queste barriere? Innanzitutto, i problemi tecnici e di integrazione. La frammentazione del mercato è tale per cui le numerose soluzioni disponibili restano interoperabili tra di loro. Lo sviluppo della tecnologia legale è finora avvenuto sotto forma di sistemi che risolvono un problema particolare, ma che non si integrano con altre soluzioni.


Sorgono poi rischi su cui i giuristi sono particolarmente sensibili. Di fronte alla quantità sempre maggiore di dati da gestire, i direttori legali esprimono preoccupazioni per la sicurezza e la privacy. Garantire la sicurezza dei dati nella conformità degli standard regolatori è tanto fondamentale, quanto impegnativo. Analogamente, l'uso dell'intelligenza artificiale nel processo decisionale solleva dubbi per il rispetto dell’etica. Le tecnologie sono strumenti per migliorare, non sostituire, la sensibilità e l’intuizione degli avvocati, ma molti temono che le macchine possano compromettere l’operato e l'integrità professionali.

 

Infine, ci sono disincentivi di ordine economico. L'acquisto, l'implementazione e il mantenimento della tecnologia hanno costi elevati. Le direzioni legali esiteranno ad adottare il legal tech nell’assenza di una chiara dimostrazione del valore e potenziale ritorno sull’investimento. Senza casi di studio e storie di successo che forniscono risultati oggettivi per comprovare le efficienze ottenute, molti ammettono di non essere sicuri se i benefici a lungo termine giustificheranno i costi d’implementazione. La mancanza di alfabetizzazione tecnologica acuisce questi dubbi. Pochi giuristi d’impresa hanno le competenze tecniche necessarie per utilizzare in modo efficace le nuove tecnologie. Colmare questo divario comporta o una formazione continua o la presenza di tecnici nelle compagini. Entrambi implicano un aumento dei costi.


Il futuro della professione legale è indissolubilmente legato alla tecnologia. Affinché il legal tech possa aumentare l’efficienza, ridurre i costi, e garantire una migliore conformità, bisognerà superare le sfide tecniche, garantire la privacy e la conformità agli standard, prevenire i rischi attinenti alla sicurezza e capire vantaggi chiari e comprovati in termini di risparmio e aumento dell’efficienza. Man mano che sempre più direzioni legali implementano con successo il legal tech e condividono le loro esperienze, altre seguiranno il loro esempio. 

 

L’articolo è tratto dalla TopLegal Digital di giugno 2024 – n. 4. Accedi per sfogliarla gratuitamente


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