Secondo quanto si legge sul Corriere, Andrea Bonomi, presidente del consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano, avrebbe incaricato Chiomenti di redigere il nuovo statuto di Bpm, in cui si ridisegnerebbe la governance di Piazza Meda, trasformando la cooperativa in società per azioni.
Raggiunto da TopLegal, lo studio Chiomenti ha preferito non commentare.
La novità più importante allo studio riguarderebbe l'ingresso dei lavoratori nel consiglio di sorveglianza, secondo lo schema di governance «alla tedesca» che ha già ispirato l'adozione del sistema duale in Bpm.
Secondo quanto riportato dal Corriere, lo schema prevederebbe la creazione di una fondazione, espressione dei lavoratori e pensionati della Bpm, retta da un consiglio di 17 membri a cui andrebbero tre posti su 11 nel consiglio di sorveglianza della banca e per statuto riceverebbe il 5% degli utili della banca. I dipendenti di Piazza Meda potrebbero avere anche altri due posti nel board attraverso il voto di lista nell'ipotesi, ancora allo studio, che venga distribuito ai lavoratori il 10% del patrimonio della popolare milanese.
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