di Valentina Magri
L'intelligenza artificiale generativa offre diversi vantaggi per il private equity, tra cui l'automazione dei processi manuali, analisi più rapide e complete, e la capacità di gestire grandi volumi di dati. Lo sa bene Schroders Capital, società specializzata nei mercati privati con 93,7 miliardi di dollari (84,8 miliardi di euro) di patrimonio in gestione.
La società ha appena lanciato la piattaforma GAiiA (acronimo di Generative AI Investment Analyst) per ottimizzare i processi di analisi della squadra di investimento sfruttando la tecnologia di AI avanzata. Una piattaforma unica per la sua natura proprietaria e per la sua integrazione nel processo di investimento. «L’adozione dell'intelligenza artificiale nel private equity è piuttosto varia all’interno di questo settore. Sebbene alcune società abbiano annunciato l'intenzione di sviluppare strumenti di intelligenza artificiale, il riscontro dei clienti e dei media indicano che nessun'altra società dispone di una soluzione di intelligenza artificiale altrettanto completa, pienamente funzionale e utilizzata attivamente dai professionisti dedicati agli investimenti come quella sviluppata da Schroders Capital», spiega Nils Rode, chief investment officer di Schroders Capital (nella foto, a sinistra). «La stretta collaborazione tra il team focalizzato sull’analisi di dati e quello degli investimenti nel private equity è stata fondamentale per il successo del lancio della piattaforma», evidenzia Graham Taylor, head of private assets data insights di Schroders Capital (nella foto, a destra).
Clicca qui per leggere l'intervista completa su TopLegal Digital di luglio 2024 – n. 5