Intervista a Martin Šolc

L’avvocato al tempo dei populisti

Dialogo con il presidente dell’Iba sulle sfide di più calde per il futuro gli avvocati, in attesa della conferenza annuale di Roma

20-07-2018

L’avvocato al tempo dei populisti

 

Una innovativa campagna a sostegno dello Stato di diritto accerchiato dall’ascesa del populismo, una task force per produrre standard minimi in tema di cybersecurity, lo studio approfondito sugli scenari che si apriranno con le nuove tecnologie. E ancora una serie di collaborazioni con altri organismi globali, per aiutare gli avvocati a lavorare in linea con le migliori pratiche etiche e professionali. Sono solo alcuni dei vari fronti su cui l’International Bar Association è al lavoro per affrontare le sfide future della professione legale a livello mondiale. In questa esclusiva intervista il presidente Martin Šolc (in foto) racconta l’impegno dell’Associazione, che quest’anno terrà la propria conferenza annuale a Roma e di cui TopLegal è media partner (7- 12 ottobre, Convention Center “La Nuvola”).

Quali sono le sfide per la professione legale oggi?
Le sfide più pressanti per la professione legale attualmente sono, a mio avviso, l’erosione dello Stato di diritto e il modo in cui la professione legale dovrebbe cercare di tutelarlo, l’impatto della quarta rivoluzione industriale sulla legge e la pratica legale, nonché la questione del ruolo futuro degli avvocati e la crescente importanza della sicurezza informatica.

In che modo l’Iba sta affrontando queste sfide?
In relazione al dilemma dello stato di diritto, sono molto entusiasta per la nuova iniziativa innovativa che stiamo sviluppando per educare il pubblico sull’importanza dello Stato di diritto. L’idea è di spiegare attraverso una serie di video che trattano dell’indipendenza della magistratura, della libertà di stampa e della corruzione del governo, perché lo Stato di diritto è un tema così cruciale. Il nostro messaggio al pubblico è che nessuno è al di sopra dello Stato di diritto, né i dipendenti pubblici, né i grandi affari, né il governo. E che lo Stato di diritto è l’unico guardiano dell’equità e della protezione contro l’abuso di potere. Il leitmotiv dei video è “Prenditi cura dello Stato di diritto ed esso si prenderà cura di te”.

Sul fronte della rivoluzione tecnologica, l’Associazione come si sta muovendo?
L’Iba ha incoraggiato i professionisti legali ad accrescere la comprensione di ciò che le nuove tecnologie possono significare per loro, per i loro studi legali e, più in generale, per la società. Di recente, l’Iba Global Employment Institute ha pubblicato un rapporto sull’intelligenza artificiale (Ai) e la robotica e il loro impatto sul luogo di lavoro. Il rapporto si concentra sulle potenziali tendenze future dell’Ai e sul probabile impatto che i sistemi intelligenti avranno sul mercato del lavoro, sulle strutture delle società, sull’orario di lavoro dei dipendenti, sulla remunerazione e sull’ambiente di lavoro, che sono tutti applicabili alla professione legale. Il rapporto afferma inoltre che è necessaria una nuova legislazione per tenere il passo con la maggiore automazione. Per quanto riguarda la sicurezza informatica (cybersecurity), ho istituito una task force per produrre una serie di standard minimi e di linee guida professionali, che dovrebbero essere seguiti dai professionisti legali di tutto il mondo, per contribuire alla protezione contro le violazioni della sicurezza dei dati. Saranno avviati in una sessione Iba Showcase il 10 ottobre durante la conferenza annuale dell’Iba di quest’anno a Roma.

Che scenari si aprono per gli avvocati?

Le questioni che sorgono intorno al futuro della professione legale e il ruolo effettivo degli avvocati nella società sono estremamente complesse e sono la ragione per cui ho costituito una task force sul futuro dei servizi legali. La prospettiva globale dell’Iba sarà utilizzata per individuare aree di ricerca e progetti particolari. È interessante notare che il ruolo dell’avvocato verso il cliente potrebbe cambiare in un ruolo di guida interpretativa esperta nell’uso di tecnologie abilitanti, in quanto le macchine non saranno in grado di negoziare strategie o affrontare emozioni complesse né interazioni umane. Molto sarà condizionato dai parametri espansivi della nuova tecnologia.

In che modo i recenti cambiamenti geopolitici e l’ascesa del populismo politico hanno influenzato lo Stato di diritto, soprattutto nelle democrazie occidentali?

Nelle democrazie occidentali e nei Paesi di tutto il mondo, lo spazio civico si è ristretto e sta pregiudicando in modo critico lo Stato di diritto in quanto populisti, partiti di estrema destra e autocrati ignorano i diritti umani e interferiscono con i processi giudiziari, facendo effettivamente da museruola alle Corti. È una tendenza molto preoccupante perché il rispetto e l’adesione allo Stato di diritto sono alla base del tessuto stesso della società. Fornisce le condizioni – buon governo, stabilità, sicurezza e responsabilità – che permettono lo svolgersi delle attività d’affari e commerciali. I recenti radicali cambiamenti nella geopolitica e l’ascesa dei movimenti populisti stanno ponendo sotto minaccia i diritti conquistati. Vengono erosi i pesi e i contrappesi esistenti per garantire che ciascuno dei tre rami del governo – l’esecutivo, il potere legislativo e giudiziario – impedisca agli altri di esercitare troppo potere. È tanto importante ora quanto lo è stato prima, difendere, proteggere e promuovere lo Stato di diritto.

 

La versione integrale dell'articolo è disponibile sul numero di giugno-luglio di TopLegal Review.


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