Engie - GDF Suez Energia Italia

L’etica come volano di sviluppo

Enrica Tocci, responsabile legal and ethics Italia, racconta come una corretta gestione dei rapporti con i consulenti esterni abbia reso la divisione italiana una best practice in Europa

01-12-2015

L’etica come volano di sviluppo

a gestione finalizzata al buon governo aziendale è un argomento sem­pre più comune nell’agenda di una società. È il caso di Engie, la nuova veste con cui da luglio si pre­senta al mercato il gruppo energetico francese Gdf Suez. Citando l’amministratore delegato del grup­po, Gérard Mestrallet: «La reputazione del gruppo vale più di tutto l’ebitda del mondo».

Nella convinzione che i valori etici siano parte integrante del business, Engie ha istituito la fun­zione di ethics and compliance officer. E l’ha mes­sa in capo alla direzione legale. A ricoprire il ruolo di deontologo in Italia è Enrica Tocci, nominata nel 2012 responsabile legal and ethics di Gdf Suez Energia Italia. «Se negli ultimi anni il mercato legale italiano ha visto la funzione compliance rientrare negli ambiti gestionali del direttore affari legali, di­scorso diverso vale per l’etica, che rimane un asset intangibile la cui implementazione è strettamente legata all’importanza che l’azienda vi riconosce » , commenta Tocci, che prima di fare nel 2010 il suo ingresso in Gdf Suez ha ricoperto il ruolo di head of legal corporate, M&a and competition law di Voda­fone Italia.

L’attenzione all’etica in Engie ha portato all’im­plementazione di un sistema informatico, l’Inform Ethics, per una registrazione in forma anonima di ogni incidente etico e di compliance, per l’esame immediato da parte del comitato compliance a Pa­rigi e l’adozione di misure e azioni specifiche per la gestione di ogni singola fattispecie.

Da un punto di vista operativo Tocci è suppor­tata da una rete di domain correspondent nominati nelle diverse aree dell’etica e della compliance (inte­grità nella contabilità e finanza, conflitto di interes­se, responsabilità sociale e diritti umani, etica nei rapporti commerciali, informazioni confidenziali, e protezione dei beni immateriali). Secondo la sua esperienza, «considerare l’etica un valore aggiunto e inserirla nell’agenda operativa di una società non consente un ritorno in termini puramente reputa­zionali, ma apporta dei concreti benefici anche in termini economici » .

Un esempio di gestione etica risultata profitte­vole ha avuto per protagonista la ridefinizione dei rapporti tra la direzione legale e i fornitori esterni di servizi legali. La rete di consulenti esterni è stata riorganizzata sulla base di un sistema che premia la capacità, l’esperienza e l’efficienza, improntando il rapporto sulla progressiva integrazione dei con­sulenti esterni nel business, in modo da consentire loro di capire bene i tempi e le necessità dell’azienda e, quindi, di dare un supporto efficiente, adeguato e al giusto prezzo. Consapevole che il valore ag­giunto merita di essere remunerato, Tocci fonda la gestione del budget legale non sul risparmio a tutti i costi, ma sulla trasparenza della rendicontazione economica. Questo approccio ha quasi annullato l’aleatorietà della spesa legale e ha portato benefi­ci anche in termini di rapporto qualità- costi. Tanto che da audit interne il dipartimento legale italiano è risultato una best practice di Engie in Europa.

In sinergia con i dipartimenti di amministra­zione finanza e controllo e procurement, è stato introdotto un supporto elettronico per il control­lo puntuale dei costi e per il ricalcolo mensile delle previsioni di spesa annue, attraverso una centraliz­zazione della gestione del budget legale e dei costi di tutte le società italiane del gruppo.

Le sinergie con i sistemi contabili applicati in ambito amministrazione finanza e controllo e le policy implementate hanno permesso un controllo capillare veloce e puntuale, di immediata consulta­zione e verifica. Nonché l’eventuale revisione delle fee applicate dagli studi legali in itinere, e non a valle della consulenza. Il sistema implementato ha por­tato alla razionalizzazione e all’ottimizzazione delle risorse economiche a disposizione e ha permesso un notevole risparmio sulla previsione di spesa 2014 e di conseguenza la possibilità di una maggio­re diversificazione nell’utilizzo delle stesse. I risulta­ti ottenuti dal dipartimento legale italiano, secondo Tocci, dimostrano come la funzione in house « non si limita al servizio legale interno ma può avere un’importanza strategica per la realtà aziendale e un valore concreto per il business » .

A patto, naturalmente, che gli affari legali ven­gano integrati a pieno titolo nel business aziendale. Nello specifico, la direzione legale italiana di Engie riporta all’amministratore delegato Italia. C’è poi un riporto matriciale alla funzione legale centralizzata a Parigi, in particolare al general counsel responsa­bile della business unit Energia Europa. «Engie ri­conosce la rilevanza anche strategica del legale in­terno e la sua funzione non solo di protezione per il business ma anche di guida per nuove iniziative», commenta Tocci, sottolineando che « il compito dei legali interni deve essere quello di tradurre le ne­cessità del business in un contesto che non presenti rischi per l’azienda » . Per creare e sfruttare sinergie e condividere know- how, esperienze e best practice, i responsabili legali sono presenti nei comitati deci­sionali di Engie. Tocci, in particolare, ricopre il ruolo di consigliere di amministrazione in società italiane del gruppo ed è membro dell’Italian Governance Commitee e di altri comitati interni strategici.

Grazie all’autonomia di cui è stata investita, Toc­ci ha potuto organizzare i dieci legali in house che coordina (dei quali tre in distacco da studi legali esterni) in modo tale da poter supportare in modo efficace e tempestivo i numerosi clienti interni. Per farlo, il team è stato strutturato per aree di business in modo tale da affrontare trasversalmente business vari quali la generazione di energia, le energie rin­novabili, l’energy management e la vendita di gas a clienti retail. Le industry coperte sono: energy ma­nagement; generazione di energia da centrali ter­moelettriche; generazione di energia da fonti rinno­vabili (eolico e fotovoltaico) e vendita di energia e gas ai clienti finali. A queste si aggiungono le aree trasversali relative a etica, compliance e corporate governance.

L’organizzazione in industry consente alla dire­zione di gestire il lavoro principalmente in house. «Ricorriamo a consulenti esterni per l’area conten­zioso, per operazioni M& a, e per consulenze legali ad hoc su tematiche legali complesse sia nell’area amministrativa che nell’area del diritto civile » , spie­ga Tocci, rivelando di lavorare con Gianni Origoni Grippo Cappelli che affianca la società in grandi operazioni M&a e restructuring, e con Fresh­fields; mentre nell’area dei contenziosi ammini-s­trativi è spesso supportata da Eugenio Picozza.

Oltre a suddividere la squadra interna in indu­stry, Tocci ha portato avanti una serie di iniziative innovative per il team legale, come la piattaforma multimediale di knowledge management, l’intro­duzione dello smart working con la promozione del lavoro da casa una volta a settimana per tutti i legali interni e programmi formativi ad hoc per i legali donne. «La diversity è un valore strategico per l’azienda», afferma sicura Tocci, che si è fatta promotrice di una leadership al femminile, basa­ta sull’integrazione di programmi, mentorship e supporto formativo per le donne di talento. « D’al­tronde, la promozione della diversity non è che un’altra faccia di una gestione aziendale impron­tata all’etica».


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