La Corte di Giustizia limita il legal privilege

14-09-2010

La battaglia per ampliare il legal privilege degli avvocati in-house in Europa ha subito un duro colpo dopo la sentenza della Corte di giustizia europea di oggi, 14 Settembre 2010, che ha stabilito che i team legali interni alle aziende non sono tutelati  in materia di concorrenza.

La Corte ha respinto gli argomenti avanzati dal gruppo chimico olandese Akzo Nobel in base ai quali un tribunale di grado inferiore ha erroneamente ritenuto che le comunicazioni che coinvolgono i consulenti legali in-house, non sono coperti dal segreto avvocato-cliente.


La decisione sarà fortemente contrastata dagli avvocati in-house, che hanno a lungo risentito della mancanza di segreto professionale cui sono esposti in alcuni paesi europei (tra cui l'Italia).
 


La sentenza fa seguito ad una sentenza del 2007 pronunciata dalla Corte Generale dell'UE e ad un parere preliminare presentato all'inizio di quest'anno alla Corte di giustizia dall'avvocato generale Juliane Kokott, che respingono entrambe l'opportunità di estendere il privilegio.


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