Diversity non significa solo quote rosa. Ma racchiude in sé diverse dimensioni: l’età, l’etnia, il credo religioso, la disabilità, le tematiche Lgbta. Perché gli studi legali dovrebbero occuparsi attivamente di questi aspetti? Da un lato sono gli stessi clienti a chiederlo: il ruolo del consulente legale è chiave nello sviluppare relazioni con le istituzioni e associazioni che si occupano del tema affinché possa essere promosso un dibattito aperto e adeguato. Dall’altro, iniziano a essere sempre più evidenti i benefici anche interni allo studio di un ambiente che favorisca l’inclusione a 360 gradi. Lo spiega in questa intervista a TopLegal Andrea Accornero (in foto), Italy Country Head di Simmons & Simmons, in occasione del seminario “Diversità e inclusione nel mondo del lavoro” che l’insegna organizza per il prossimo 26 novembre con un ampio panel di relatori e con la media partnership di TopLegal (consulta il programma e iscriviti http://www.elexica.com/it-IT/events/261118-diversita-e-inclusione-nel-mondo-del-lavoro).
Come nasce l’incontro sulla diversity del 26 novembre e quali gli obiettivi della tavola rotonda?
L’iniziativa si inquadra in un più ampio percorso verso la diversità e l’inclusione su cui il nostro studio è particolarmente attivo. Si tratta di temi che debbono essere affrontati seriamente, anche coinvolgendo specialisti. Per questa ragione abbiamo affidato il nostro progetto di diversity & inclusion a un senior manager, il nostro Cfo & Coo, Fabio Lanzillotta. L’incontro del 26 novembre vedrà la presenza di relatori di alto livello che discuteranno non solo di Lgbta ma anche di problematiche connesse a gender balance, età, etnia, credo religioso e disabilità. I nostri obiettivi? Vogliamo essere tra i principali studi legali in Italia a promuovere la diversità e la flessibilità necessaria per gestire un corretto equilibrio lavoro‒vita privata anche attraverso smart & agile working e a continuare a implementare policy che favoriscano la presenza femminile tra le figure apicali, oltre a realizzare attività dedicate a questioni di diversità e inclusione a 360 gradi.
Come lo studio sta approcciando il tema della diversity al suo interno?
Ci siamo impegnati a promuovere un ambiente di lavoro aperto, inclusivo e improntato al rispetto reciproco favorendo cambiamenti culturali volti all’inclusione sotto ogni forma. Come intendiamo farlo? Continuando a sviluppare politiche e programmi per attrarre, mantenere e promuovere i migliori talenti all’interno della nostra organizzazione; continuando a valorizzare l’opportunità di introdurre iniziative di diversità per arricchire le competenze professionali dello studio; continuando a implementare programmi di formazione indirizzati a professionisti e staff finalizzati a superare qualsiasi forma di pregiudizio e a riconoscere e apprezzare le differenze individuali.
Lo studio ha realizzato un nutrito filone di attività in tema di diversity & inclusion che è partito dalla istituzione dell’Italy Diversity Team con il primo obiettivo di sensibilizzare professionisti e staff sui principali sviluppi in relazione a questi ambiti. È seguito un seminario interno su diversità e inclusione rivolto a tutti i nostri professionisti e membri dei business services tenuto da Igor Suran, executive director di Parks - Liberi e Uguali, un’associazione senza scopo di lucro il cui obiettivo specifico è aiutare le aziende socie a comprendere appieno e realizzare al massimo le potenzialità di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose delle diversità. Igor sarà anche tra i panellist del nostro incontro del 26 novembre.
La sessione interna di sensibilizzazione e formazione tenuta da Igor su temi legati alla diversità dell’orientamento sessuale-affettivo e dell’identità di genere ha avuto l’obiettivo di aiutarci a comprendere l’importanza degli aspetti di diversità e inclusione e di avvicinarci a un tema non facile da introdurre nei luoghi di lavoro. Sono seguiti una serie di seminari su gender diversity, gender bias e gender balance tenuti da consulenti esterni specializzati, come evidenza del fatto che riteniamo che sia un approccio vincente quello di farci affiancare da esperti in questi temi. Il nostro ufficio di Milano ha registrato tra i più elevati gradi di coinvolgimento in ambito di diversity & inclusion nel nostro network, e per questo articolato progetto, il nostro Cfo & Coo Fabio Lanzillotta ha ricevuto quest’anno il premio “Contribution to Diversity” ai CR Awards di studio consegnato dal senior partner Colin Passmore durante la premiazione nel nostro ufficio di Londra.
Come queste iniziative si pongono all’interno del più ampio sistema di valori dell’insegna a livello internazionale?
Quale riconoscimento del decennale impegno dello studio in ambito di diversity & inclusion, Simmons & Simmons si è posizionato a livello internazionale tra i Top Global Employer 2018 di Stonewall per il terzo anno consecutivo. Lo studio può inoltre vantare un proprio ampio Straight Allies network che organizza numerose iniziative nei 22 uffici del network.
Allargando la riflessione al tema della diversity delle imprese, quale è il ruolo del consulente legale e l’importanza di una condivisione valoriale sul tema?
Il ruolo del consulente legale è chiave nello sviluppare relazioni con le istituzioni e associazioni che si occupano del tema perché se ne parli attraverso un dibattito aperto e adeguato. Sono i nostri stessi clienti a chiedercelo e siamo chiamati a mostrare il nostro impegno sia da un punto di vista etico sia di business. Favorendo la diversity & inclusion in azienda si favorisce di conseguenza un ambiente di lavoro ricco di ispirazione, sereno e dove potere dare spazio alle passioni di ciascuno e coltivare e sviluppare i migliori talenti. Diversità e inclusione, alla stregua delle tecnologie più all'avanguardia, potranno portare innovazione nelle più importanti realtà italiane e globali e contribuiscono a quella formazione professionale che fa davvero la differenza.
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