Accinni Cartolano

LA FORMULA BOUTIQUE VA IN TRIBUNALE

Parlano i due ex Dewey, usciti prima dell'operazione Grimaldi, con l'obiettivo di uno studio che «sappia litigare»

13-09-2012

LA FORMULA BOUTIQUE VA IN TRIBUNALE

Ritornare alla professione legale tradizionale, quella che si svolge anche in aula, perché «un buon avvocato deve saper litigare». È questa quella che Francesco Cartolano e Alessandro Accinni individuano come la leva che li ha spinti a fondare Accinni Cartolano e associati. Una boutique specializzata in diritto societario commerciale, ma lontana dal modello dello studio d’affari. Vale a dire quello di Dewey & Leboeuf, l’insegna internazionale dalla quale provengono, che ha chiuso i battenti lo scorso maggio.

«La nostra è stata una scelta di rottura con il passato di Dewey – tengono a precisare a TopLegal – non uno spin off dal neocostituito Grimaldi, al quale non abbiamo mai aderito». Il loro studio, nato prima della canicola estiva, al momento conta otto professionisti, di cui quattro soci. Con Cartolano e Accinni ci sono altre due ex Dewey, Chiara Cella e Paola Cigolini. L’obiettivo è quello di raggiungere quota dodici entro la fine dell’anno. «Poi, forse si crescerà, ma di poco», precisano. E aggiungono: «Il modello legale del futuro per noi è lo studio in formato boutique, che privilegia gli avvocati "all'italiana" agli avvocati d’affari».

E non sono i soli a pensarlo, stando ai recenti movimenti di mercato che vedono avvocati  uscire da prestigiose insegne multipractice, composte da centinaia di professionisti, per abbracciare "un modello come tradizione nostrana vuole". Guardando ai soli mesi estivi, sono diversi gli esempi. Luca Perfetti ha preferito a Chiomenti la boutique Villata Degli Esposti. L’amministrativista Fabio Cintioli ha lasciato Bonelli Erede Pappalardo, dove coordinava il dipartimento di diritto amministrativo, per continuare l’attività professionale fondando una boutique specializzata nelle materie di sua competenza. Andrea Ughi ha detto addio a Nctm per entrare come socio nello studio Ughi e Nunziante. Claudio Guccione ha lasciato Cba per fondare P&I – studio legale Guccione e Associati, boutique focalizzata sulle public utilities e infrastrutture. Claudio Morpurgo, dopo l’esperienza maturata in studi internazionali quali Dla Piper, Willkie Farr & Gallagher e Bryan Cave, ha fondato la boutique legale specializzata in diritto del lavoro Morpurgo e Associati. Ed Eutimio  Monaco ha lasciato lo studio Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni, per dare vita alla propria boutique Monaco & Associati a Roma, specializzata in Tmt.

La scommessa di queste nuove realtà è di riuscire a offrire servizi legali di alta qualità, garantendo massima attenzione nella gestione delle pratiche e l'affidamento di ogni cliente a un socio dello studio che segua direttamente le operazioni, fornendo un servizio legale taylor made. Forse è ancora presto per parlare di rivoluzione strutturale, ma è evidente che, dopo gli anni delle aggregazioni spinte, emerga la necessità di un diverso equlibrio sul mercato.

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