LA JUVE NE FA TRE: OGGI L'ESPOSTO IN CORTE DEI CONTI

16-11-2011

LA JUVE NE FA TRE: OGGI L'ESPOSTO IN CORTE DEI CONTI

È arrivato anche il terzo ricorso. Passa questa mattina in notifica l’esposto della Juventus al Procuratore generale della Corte dei conti per il Lazio. Il provvedimento segue gli altri due, già anticipati lunedì da TopLegal: il ricorso al Tar del Lazio e al prefetto di Roma (depositato ieri). L’azione odierna della Juve presso la Corte dei conti sposta il fronte economico anche verso l’erario, in quanto chiede l’accertamento «nella fattispecie in esame, ai sensi di legge, di un’eventuale responsabilità erariale, derivante dagli atti e dai provvedimenti amministrativi, dalle attività amministrative, dal comportamento e dalla complessiva azione amministrativa della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), quale Federazione Sportiva Nazionale riconosciuta dal Coni».


La squadra piemontese - assistita dall'avvocato Michele Briamonte (in foto), partner dello studio Grande Stevens, e Luigi Chiappero, con la consulenza del professor Pasquale Landi – prosegue dunque nel portare il contenzioso in ogni sede competente, tenendo sotto tiro principalmente la Figc, ma, in quanto soggetto “controinteressato”, anche la F.C. Internazionale. La Juve, in base ai documenti,  chiede «in forma specifica la “non assegnazione” “ora per allora” del titolo di Campione d’Italia per il Campionato di calcio per gli anni 2005-2006, con conseguente rimodulazione della classifica di campionato». E la «condanna della Figc al pagamento dei danni subiti e subendi dalla Juventus Football Club come sopra quantificati, in euro 443.725.200,00 oltre interessi legali dalla domanda al saldo».

Il presupposto è l’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa e il mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla Figc nell’estate del 2006 e del 2011.

L’attacco sferrato dalla Juventus coinvolge direttamente Guido Rossi, più volte citato negli esposti, in quanto le fattispecie esaminate sono generate «ab origine dal provvedimento del Commissario Straordinario della Figc, avv. Guido Rossi, adottato in data 26 luglio 2006». Nessuna esclusione di colpi. Secondo la Juventus, «il risultato delle recenti indagini e l’atto di archiviazione della Procura Federale dimostrano – si legge nelle memorie depositate - che il provvedimento adottato dal Commissario Straordinario il 26 luglio 2006, era assolutamente mancante dell’essenziale presupposto posto a base della decisione di revoca e di collaterale assegnazione del titolo di Campione d’Italia 2005-2006, precisamente l’assenza di “comportamenti poco limpidi” addebitabili alla “squadra che risulta[ò] prima classificata”».


Intanto ieri il Tnas (Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport del Coni), con il collegio arbitrale composto dal presidente, Angelo Grieco e dagli arbitri Dario Buzzelli e Enrico De Giovanni, "dichiara la propria incompetenza" sulla controversia tra Juventus da una parte e Figc e Inter dall'altra sull'atto del Consiglio Federale del 18 luglio scorso con cui veniva rigettata l'istanza di revoca dell'assegnazione dello scudetto 2006.
La Juventus aveva, infatti, presentato ricorso per la decisione della Figc, che aveva rigettato il reclamo per il titolo assegnato poi all'Inter. Ma proclamandosi incompetente, di fatto, il Tnas ha deciso che  lo scudetto 2005-2006 resta, per il momento, dov'è.

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Grande Stevens MicheleBriamonte, PasqualeLandi, LuigiChiappero, GuidoDe Rossi Juventus FC, Figc


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