Il decreto Bersani sulla liberalizzazione delle professioni sta scuotendo la professione legale. D’ora innanzi quanto e quando pagare lo deciderà la libera contrattazione tra le parti e non più l’ordine professionale. Nel caso specifico dei legali, la parcella potrà essere fissata anche su parametri percentuali, da pagare solo in caso di causa vinta. La misura, stimano gli analisti, che dovrebbe consentire un risparmio tra gli 80 e i 100 euro su ogni causa per i cittadini.
Il Consiglio nazionale forense (Cnf) reagisce annunciando sul proprio sito Internet che mercoledì 5 luglio si terrà un consiglio straordinario “per discutere della drammatica situazione creata dal decreto”. Già durante il fine settimana il sito si era popolato di interventi critici sulla misura. Le preoccupazioni ordinistiche trovano riscontro anche in una serie di documenti pubblicati oggi sul sito dell’Ordine unitario dell’avvocatura, che ha aperto anche un forum per discutere del tema.
Ben diversa la posizione dell’Anpa (Associazione nazionale praticanti avvocati): il sito Internet non è aggiornato, ma i dirigenti hanno fatto arrivare in questi giorni il loro plauso all’esecutivo per la scelta fatta.