Contenzioso

LA LIBIA RICORRE CONTRO SEQUESTRO DI ASSET

La Lia si rivolge alla Corte d'Appello di Roma

27-04-2012

LA LIBIA RICORRE CONTRO SEQUESTRO DI ASSET


Morhsen Derregia, il neo Amministratore delegato del Comitato di Gestione della Libyan Investment Authority (Lia) ha annunciato oggi di aver avanzato ricorso davanti  alla Corte d’Appello di Roma contro la sentenza del 28 marzo in cui veniva ordinato alla Guardia di Finanza di sequestrare gli Asset di Lia (principalmente formati da azioni di aziende quotate quali Unicredit, Eni, Finmeccanica e Fiat) con un valore aggregato di circa 1 miliardo di euro.
Il sequestro è seguito a una richiesta della Corte Internazionale Penale di Le Hague che richiedeva l'utilizzo dei fondi sequestrati per il pagamento delle riparazioni alle vittime del Regime di Gheddafi.

Derregia ha commentato: «Secondo il Tribunale italiano, questi asset sono proprietà della famiglia Gheddafi ma – al contrario – appartengono alla Lia che è a sua volta controllata dal Governo libico per conto del Popolo libico. Intraprenderemo quindi ogni azione necessaria per chiarire il fraintendimento al più presto possibile».

Libyan Investment Authority ha conferito mandato agli avvocati Michael Bosco (in foto) e Giovanni Battista Bruno di Shearman & Sterling a Roma e all’avvocato Fabrizio Petrucci a Milano di assisterli nel ricorso.

Notizia integrata, il 2 maggio, ore 10,47
L'avvocato Fabrizio Petrucci opera presso lo studio Carnelutti di Milano.


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SLA Shearman & Sterling, Carnelutti MichaelBosco, FabrizioPetrucci, GiovanniBattista Bruno Fiat, Finmeccanica, Spa Etf, Unicredit, Eni, Libyan Investment Authority


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