La congiuntura economica continua a polarizzare le due realtà imprenditoriali principali nel Triveneto. Da una parte, le piccole medie imprese familiari legate a settori tradizionali sempre più in difficoltà; dall’altra, le imprese in evoluzione che guardano soprattutto ai mercati esteri in forte espansione.
Le Pmi familiari hanno reagito alla crisi con operazioni di ristrutturazione aziendale o cessione di rami d’azienda. Indicativo è il mercato M&a che, negli ultimi dodici mesi, è stato fautore (con importanti attori stranieri) di rilevazioni delle migliori innovazioni imprenditoriali presenti proprio in quel territorio. Mentre un numero sempre maggiore di imprenditori veneti i quali, timorosi che il proprio core business possa diventare obsolescente e non potendo disporre di un proprio dipartimento di ricerca e sviluppo, iniziano a diversificare investendo in start up legate al mercato del design e new tech. Questi rappresentano settori in crescita, soprattutto in tema di creazione di un marchio vendibile e apprezzabile anche all’estero, in quanto sempre di più le aziende venete intravedono nei brevetti, non soltanto un bene da tutelare per motivi protezionistici, ma anche un’importante risorsa per il capitale aziendale.
L’internazionalizzazione e la proprietà intellettuale sono strettamente connesse con la dinamicità di alcune realtà economiche, le quali rappresentano delle eccezioni in un mercato in sofferenza e sotto la pressione di una notevole concorrenza da parte dei paesi emergenti. Infatti, l’Energy, settore nel Triveneto a bassissima resa, è ormai in fase di estinzione, secondo gli osservatori, dopo la contrazione delle attività di finanziamento pubblico in impianti rinnovabili. Il settore dell’urbanistica e della costruzione, dove resiste solo la grande distribuzione, si trovano infatti in profonda crisi, data la scarsità di fondi per nuovi investimenti in opere pubbliche. In cattive acque anche il marittimo, oggi in forte declino dopo un periodo di forte esportazione verso l’estero.
Più generalmente, stando alle interviste raccolte dal Centro Studi TopLegal, è possibile circoscrivere i fenomeni che, secondo gli imprenditori del Triveneto, sono la causa del perdurare della crisi in questo territorio. I fattori principali comprendono la scarsa se non mai avvenuta semplificazione burocratica della macchina amministrativa, il costo del lavoro eccessivo, la difficoltà di costruire nuove filiere produttive, ed infine un’inefficiente pianificazione economica e legislativa nei settori strategici per il territorio, come la green economy e generalmente il settore agroalimentare.
La retrocessione del contenzioso
Negli ultimi dodici mesi, la sofferenza generalizzata del mercato ha fatto incrementare i mandati per gli studi legali del Triveneto. Infatti, nonostante un leggero ribasso degli onorari sulle attività continuative, le boutique specializzate in grado di offrire servizi sartoriali ai clienti domestici come le Pmi del Veneto hanno registrato una crescita a danno dei grandi studi nazionali ed internazionali. Questi ultimi, secondo il consenso degli osservatori, continuano ad essere ritenuti meno efficienti in termini di qualità del servizio offerto rispetto ai costi richiesti.
Avere avvocati bravi ma costosi rappresenta, secondo gli imprenditori veneti, un lusso al quale ben si può rinunciare. Soprattutto dato che l’andamento dei contenziosi dinanzi alle corti ordinarie è in costante decremento, effetto anche di una dilagante crisi di paure che sta spingendo l’impresa a non ipotecare più il proprio futuro sperando nei risultati di una causa che, nella migliore delle ipotesi, arriveranno comunque solo a distanza di molti anni dal suo inizio. Capita spesso che un’azienda incardini una vertenza avendone come controparte un’altra solida e capiente e che arrivi al termine del giudizio ad azionare una sentenza vittoriosa contro una controparte ormai svuotata ed incapiente. La flessione del contenzioso è stata compensata da un incremento esponenziale nel settore stragiudiziale, attraverso soprattutto la negoziazione e sottoscrizione di un accordo transattivo in particolare per clienti che operano su mercati esteri. Da qui il successo di studi come Cba e Legalitax.
L’ambito del contenzioso in cui si registra un forte incremento nei mandati legati al settore sanitario ed alle concessioni di servizi rimane confinato alle situazioni patologiche per cui si è determinato un inconciliabile contrasto tra le parti, molte volte alimentato da situazioni nelle quali, per ragioni dilatorie, una delle parti trova conveniente paralizzare temporaneamente i contenziosi e studiare una possibile soluzione tramite un piano di concordato o una ristrutturazione dei debiti.
È ancora più richiesta, rispetto al passato, la possibilità di dotarsi di professionisti che coprano contemporaneamente il contenzioso civile e penale. Il penale è in sensibile incremento rispetto al 2012 e vede lo studio Ponti tra i principali protagonisti del settore.
Sul finire del 2013 si è registrato in salute anche il settore ambientale, dove Butti & partners si conferma tra i protagonisti, insieme al settore amministrativo dove la diminuzione dei ricorsi al Tar è compensata dal fronte stragiudiziale, soprattutto per una parametrazione preventiva del rischio. In quest’ambito, tra gli studi più quotati, si segnalano Domenichelli e Zambelli.
Nel Triveneto spiccano anche le consulenze in tema di tutela della proprietà intellettuale, nelle quali il rapporto con il cliente diventa sempre più stretto fino a diventare una sorta di ufficio legale in outsourcing. In questo ambito, nel quale fanno il pieno di consensi studi come Slcd e Carobene, si chiede allo studio legale di offrire i vantaggi di un dipartimento legale interno in termini di rapidità e vicinanza, insieme alla flessibilità in termini di costo di uno studio esterno che lavora solo su chiamata.
Infine, rispetto alla precedente ricerca, si segnalano due settori anticiclici, che hanno beneficiato della crisi, ovvero Lavoro e Restructuring. Per le ristrutturazioni di peso si sono aperte opportunità di business per le grandi squadre legali nazionali. Particolarmente dinamico in questo comparto risulta Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, in grado di realizzare operazioni di nicchia a prezzi competitivi e che vede il consulente legale accompagnare passo dopo passo l’imprenditore o il manager nella gestione della crisi, sotto tutti i punti di vista.
I casi più discussi: Motia, Ovattificio Resinatura e Venezia calcio
Le operazioni di maggiore spicco nel mercato del Triveneto sono focalizzate nel salvataggio di aziende in situazione di crisi. Tra queste si segnala l’assistenza di Legalitax, con il partner Francesco Camilotti, a Motia - Compagnia di Navigazione nella ristrutturazione del debito attraverso la rimodulazione dell’esposizione finanziaria per un valore complessivo di 159 milioni di euro. Nell’operazione anche la controparte di Chiomenti e Watson Farley & Williams (al fianco degli istituti di credito). Altra rilevante operazione di restructuring è stata l’assistenza di Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners (capeggiato da Paolo Gnignati) nella ristrutturazione di Ovattificio Resinatura Valpadana per un valore complessivo di 60 milioni di euro. Linklaters ha seguito in questa operazione le banche creditrici. Infine, Mda, con il partner Alessio Vianello, per l’acquisizione della squadra di calcio Fcb Venezia, la realizzazione del nuovo stadio e lo sviluppo di un’area per il tempo libero adiacente all’aeroporto di Venezia per un investimento totale di 200 milioni di euro.
Nel Triveneto spiccano anche le consulenze in tema di tutela della proprietà intellettuale, nelle quali il rapporto con il cliente diventa sempre più stretto fino a diventare una sorta di ufficio legale in outsourcing. In questo ambito, nel quale fanno il pieno di consensi studi come Slcd e Carobene, si chiede allo studio legale di offrire i vantaggi di un dipartimento legale interno in termini di rapidità e vicinanza, insieme alla flessibilità in termini di costo di uno studio esterno che lavora solo su chiamata.
Infine, rispetto alla precedente ricerca, si segnalano due settori anticiclici, che hanno beneficiato della crisi, ovvero Lavoro e Restructuring. Per le ristrutturazioni di peso si sono aperte opportunità di business per le grandi squadre legali nazionali. Particolarmente dinamico in questo comparto risulta Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, in grado di realizzare operazioni di nicchia a prezzi competitivi e che vede il consulente legale accompagnare passo dopo passo l’imprenditore o il manager nella gestione della crisi, sotto tutti i punti di vista.
I casi più discussi: Motia, Ovattificio Resinatura e Venezia calcio
Le operazioni di maggiore spicco nel mercato del Triveneto sono focalizzate nel salvataggio di aziende in situazione di crisi. Tra queste si segnala l’assistenza di Legalitax, con il partner Francesco Camilotti, a Motia - Compagnia di Navigazione nella ristrutturazione del debito attraverso la rimodulazione dell’esposizione finanziaria per un valore complessivo di 159 milioni di euro. Nell’operazione anche la controparte di Chiomenti e Watson Farley & Williams (al fianco degli istituti di credito). Altra rilevante operazione di restructuring è stata l’assistenza di Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners (capeggiato da Paolo Gnignati) nella ristrutturazione di Ovattificio Resinatura Valpadana per un valore complessivo di 60 milioni di euro. Linklaters ha seguito in questa operazione le banche creditrici. Infine, Mda, con il partner Alessio Vianello, per l’acquisizione della squadra di calcio Fcb Venezia, la realizzazione del nuovo stadio e lo sviluppo di un’area per il tempo libero adiacente all’aeroporto di Venezia per un investimento totale di 200 milioni di euro.
TAGS
SLA Linklaters, Watson Farley & Williams, Carobene & Partners, zlm, MDA, Legalitax, B&P Butti, Carlo Dottori, Domenichelli, Chiomenti, Gianni & Origoni, Ponti, CBA PaoloGnignati, AlessioVianello, FrancescoCamilotti Motia Compagnia di Navigazione, Fcb Venezia, Ovattificio Resinatura Valpadana