Diritto d'autore

La minaccia della rete

Circa il 25% dei giovani che accedono a internet utilizzano opere protette diffuse illegalmente. Osservatorio Web e Legalità organizza un seminario sulla tutela giuridica dell'attività creativa in rete

29-04-2016

La minaccia della rete


La rete si conferma la prima minaccia per la tutela del diritto d'autore. Da un recente studio dell'Euipo (Ufficio dell'Unione Europea sulla Proprietà Intellettuale) è emerso che circa il 25% dei giovani che accedono a internet utilizzano opere protette diffuse illegalmente. Un dato non proprio rassicurante per i detentori dei diritti. 

A questo si aggiunge che i vari partecipanti alla ricerca consapevoli di utilizzare fonti illegali per accedere ai contenuti digitali non sembrano attribuire molta importanza alla potenziale perdita di reddito che potrebbero subire i produttori di contenuti a causa del loro comportamento. 

Al fine di comprendere limiti e vantaggi della forte interconnessione tra tecnologia digitale, modalità di sfruttamento delle opere online e tutele autoriali, il prossimo 3 maggio, presso la Luiss Guido Carli di Roma, l’Istituto Giuridico dello Spettacolo e dell’Informazione e l’Osservatorio Web e Legalità organizzano il seminario “Internet e Diritto. Tutela giuridica dell’attività creativa diffusa tramite strumenti informatici e telematici: problematiche e soluzioni dottrinarie e giurisprudenziali".

Nello specifico, oggetto del seminario sarà la responsabilità degli internet service provider affrontato sia dal punto di vista dei titolari dei diritti, sia di chi, al contrario, si pone nella posizione di tutelare i provider. Le due prospettive saranno approfondite rispettivamente da Alessandro La Rosa dello studio Previti e da Marco Berliri partner di Hogan Lovells.

Introdurrà il seminario Giorgio Assumma, presidente dell’Istituto Giuridico dello Spettacolo e dell’Informazione, con un contributo sui profili costituzionali di un eventuale regime di totale esenzione di responsabilità da parte dei provider.

A seguire, Federico Bagnoli Rossi di Fapav fornirà indicazioni, in termini percentuali, sul numero di utenti che ogni giorno usufruiscono di opere pubblicate in maniera illecita su internet. Infine, Paolo Buccirossi di Lear affronterà il tema dei danni causati dalla pirateria informatica e le perdite di utili per le imprese. Le conclusioni sono affidate a Stefano Previti, name partner dello studio Previti, a cui si deve la nascita dello stesso Owl.

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