LA PROCURA DI ROMA DISSEQUESTRA I 23 MILIONI DELLO IOR

01-06-2011

LA PROCURA DI ROMA DISSEQUESTRA I 23 MILIONI DELLO IOR

Assistiti rispettivamente dalla professoressa Paola Severino, dello studio Severino Di Benedetto e da Michele Briamonte, dello studio Grande Stevens, Ettore Gotti Tedeschi e Paolo Cipriani, nell’ordine presidente e direttore generale dello Ior, hanno ottenuto l’accoglimento dell’istanza di dissequestro dei 23 milioni di euro depositati su un conto aperto presso il Credito Artigiano e messi sotto chiave dalla stessa Procura di Roma lo scorso settembre.

I magistrati Nello Rossi e Stefano Fava avevano predisposto il sequestro preventivo contestando due operazioni finanziarie della banca vaticana e imputando ai suoi vertici, il presidente Ettore Gotti Tedeschi e il direttore generale Paolo Cipriani, una serie omissioni rispetto agli obblighi di trasparenza imposti dalla normativa antiriciclaggio.

Le operazioni riguardavano due movimentazioni di danaro sul c/c Ior n. 49557 presso il Credito artigiano, per complessivi 23 milioni: 20 destinati alla banca tedesca JP Morgan Frankfurt e 3 alla banca del Fucino.
Lo Ior aveva chiesto di eseguirle senza indicare le generalità dei soggetti per conto dei quali erano state disposte e senza dare alcuna informazione sullo scopo e la natura delle operazioni. E le richieste del Credito artigiano erano cadute nel vuoto. Di qui la contestazione dei reati «omissivi» previsti e puniti dall'articolo 55 del decreto 231/07 di attuazione di una direttiva Ue sull'antiriciclaggio, nei confronti del presidente Gotti Tedeschi (legale rappresentante del c/c 49557) nonché di Cipriani, persona fisica che operava per conto dello Ior.

A far cambiare idea alla Procura potrebbero aver contribuito, tra l’altro, le iniziative attuate dall’autorità vaticana al fine di contrastare il più efficacemente possibile le iniziative di riciclaggio di proventi da attività criminose.

I difensori di Gotti Tedeschi e Cipriani hanno fatto presente ai magistrati  che a fine dicembre scorso, anche in esecuzione della Convenzione Monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea del 17/12/2009, è stata pubblicata la legge n. CXXVII concernente la prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo.
La legge ha introdotto nell’ordinamento vaticano, il reato di riciclaggio, che peraltro sanziona anche i fenomeni di cosiddetto “autoriciclaggio”, oltre a numerose fattispecie volte alla prevenzione dei fenomeni di associazione criminosa con finalità di terrorismo. La legge ha poi introdotto misure per prevenire il finanziamento del terrorismo e per attuare il congelamento dei fondi e delle risorse economiche, tra le quali vengono indicati gli obblighi di comunicazione relativi all’eventuale congelamento di fondi e risorse economiche riconducibili ad organizzazioni terroristiche, gli obblighi di adeguata verifica, di registrazione e conservazione, gli obblighi di segnalazione e astensione e i controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dallo Stato.

La normativa è divenuta pienamente operativa il primo aprile 2011. Nel frattempo è stato istituito ed è diventato pienamente operatibo l’AIF, formato dal presidente cardinal Attilio Nicora, 4 membri (i professori Claudio Bianchi, Marcello Condemi, Giuseppe della Torre del Tempio di Sanguinetto e il dottor Cesare Testa) e un direttore (l’avvocato Francesco De Pasquale). Contemporaneamente è entrato in vigore il Regolamento sul trasporto al seguito di denaro contante che l’AIF ha redatto, esercitando le competenze assegnatele dalla legge.

Da ultimo, la difesa ha ricordato che lo scorso 11 aprile, il Financial Action Task Force del Gafi  ha comunicato al Segretario dello Stato Vaticano che, a febbraio 2011 l’Assemblea Plenaria del Faptf ha accettato la richiesta della Santa Sede e della Città del Vaticano di poter essere controllate da Moneyval in vista della successiva inclusione nella cosiddetta white list, ovvero nell'elenco degli stati  che assicurano, sulla base di convenzioni, un adeguato scambio di informazioni e un alto livello di trasparenza.

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Grande Stevens, Severino MicheleBriamonte, PaolaSeverino JP Morgan, Credito Artigiano, Banca del Fucino, Ior


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