In relazione al comunicato pubblicato ieri con il titolo "Cleary al fianco di dirigenti Fortress" l’avvocato Alfredo Craca (in foto), che affianca il gruppo Blue Skye, precisa che non è vero che il Tribunale ha respinto il ricorso cautelare con cui le società del gruppo Blue Skye hanno chiesto che la consegna dei documenti fosse ordinata ‘anche a dirigenti del gruppo Fortress’. Tale ricorso è al contrario stato definitivamente accolto dal Tribunale di Milano, che il 22 luglio 2013, per violazione della disciplina antiriciclaggio (d.lg. 231/07), ha ordinato alle società Fortress, nonché a dirigenti del Gruppo Fortress, di consegnare, entro 40 giorni, la documentazione necessaria all’identificazione dei titolari effettivi delle società Fortress aventi sede in c.d. “paradisi fiscali”, con condanna al rimborso delle spese legali a favore di Blue Skye. In data odierna il Tribunale ha invece respinto la richiesta, avanzata da Fortress, di revoca dell’ordine del 22 luglio 2013, altresì precisando che l’attuazione dello stesso da parte di Fortress è avvenuta "solo in data 4 ottobre 2013… in un contesto globale in cui solo l’iniziativa cautelare di [Blue Skye] ha potuto portare il gruppo Fortress a fornire finalmente … la documentazione necessaria che prima si era sempre rifiutata di fornire all’intermediario".
Per completezza della notizia e in aggiunta a quanto rettificato dall'avvocato Craca si aggiunge che i dirigenti, ora difesi da Cleary, non hanno partecipato alla precedente fase del giudizio, rimanendo contumaci nella stessa.
TAGS
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton AlfredoCraca Fortress, Blue Skye