Fatturati 2014-2015

La Scala cresce al traino del recupero crediti

Anche grazie agli appalti vinti con Mps, Unicredit, Pop Vicenza e Unicredit lo studio ha fatturato 16,3 milioni con utili per 4,1

09-04-2015

La Scala cresce al traino del recupero crediti

Godendo della natura anticiclica del recupero crediti, che costituisce il 60-70% dell'attività dello studio, nel 2014 La Scala ha registrato entrate per 16,3 milioni di euro, a fronte dei 15,6 messi in cassa nel 2013. Mentre gli utili sono passati da 3,9 a 4,1 milioni. La marginalità ha subito un incremento estremamente modesto, che il fondatore dell'insegna, Giuseppe La Scala (in foto), fa presto a spiegare a TopLegal. La bassa marginalità – commenta – è diretta conseguenza del core business dell'insegna, che utilizza come volano di crescita la consulenza massiva, giocata sui volumi più che sui valori. Tanto che, ammette con trasparenza La Scala, in media un socio guadagna al netto tra i 3500 e i 4000 euro al mese. Lo stesso fondatore non arriva ai 10mila euro. Guadagni che – sottolinea La Scala – hanno contribuito all'istituzionalizzazione di uno studio in cui gli stessi professionisti si sentono più affini ai dipendenti di una medio-piccola impresa che non a una law firm di prima fascia.

Il 2014 per lo studio ha rappresentato l'anno del consolidamento dell'attività di recupero crediti che, già da tempo, è diventato focus di specializzazione dell'insegna. Una specializzazione che ha portato La Scala a vincere nel corso dell'anno una serie di appalti con diversi istituti finanziari. Per Banca Popolare di Vicenza e per Unicredit si è occupato del contenzioso bancario massivo; con Mps ha chiuso un accordo per la gestione in outsourcing di migliaia di posizione aperte nei confronti di debitori falliti o in concordato; mentre per Intesa Sanpaolo lo studio si occupa della gestione di tutte le mediazioni bancarie del Nord Est (circa 150 al mese secondo quanto comunicato a TopLegal). Una serie di consulenze la cui remunerazione, come spiega La Scala, si fonda sulla success fee: i guadagni arrivano solo allorquando la mediazione va a buon fine. Oltre a costituire un'entrata, il recupero crediti è stato anche fonte di investimento per lo studio nel corso dell'anno. Infatti, mezzo milione di euro è stato destinato alla partnership con il Gruppo Bassilichi per la costituzione di K.red, società dedicata alla gestione integrata di tutti i servizi di recupero crediti: phone collection, home collection e recupero giudiziale.

Preponderantemente avvocati di crisi, ma non solo. L'insegna nel corso dell'ultimo anno fiscale ha anche registrato l'incremento del medio-piccolo corporate. Quello fatto di operazioni che si aggirano intorno ai 25 milioni di euro e generano incassi per 200/250mila euro, secondo quanto dichiarato da Giuseppe La Scala. E, stando a giudicare dal primo trimestre del 2015, lo studio conta di poter registrare per l'anno fiscale in corso incrementi negli incassi da corporate di circa il 10%, che per lo studio si tradurrebbero nel passaggio dall'attuale milione a circa 1,2 milioni. Eppure, non è nel corporate che ha investito La Scala nel corso del 2014 ma nel penale societario, con l'ingresso di Fabrizio Manganiello in qualità di socio. Intanto, lo studio ha comunicato a TopLegal che nel 1° trimestre 2015 ha registrato un valore della produzione superiore di circa 900mila euro a quello realizzato nel 1° trimestre del 2014.


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LaScala GiuseppeLa Scala, FabrizioManganiello Banca Popolare di Vicenza, Banca MPS, Unicredit, Bassilichi, Intesa Sanpaolo, K.red


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