di Francesca Lai
Il 100% di energia rinnovabile in tutte le sedi, l’eliminazione della plastica problematica e non necessaria nel packaging B2C e B2B, lo sviluppo di progetti specifici per estendere la durabilità dei prodotti. Sono alcuni degli obiettivi che il Gruppo Ferragamo, storica eccellenza del made in Italy, ha formalizzato nel proprio piano di sostenibilità: una progettazione sfidante che guarda dritto al 2030, anno cruciale per la salute del nostro pianeta. Una meta, che segna un punto di non ritorno, a cui Ferragamo vuole arrivare pronta.
«Crediamo che la sostenibilità debba essere concreta, radicale e trasparente – afferma Davide Triacca, sustainability director di Ferragamo – l’elemento che la caratterizza più di ogni altro è la capacità di essere trasformativa». Triacca sarà tra i relatori dell’Esg Summit di TopLegal, in programma a Milano mercoledì 18 settembre 2024. L’evento, giunto alla seconda edizione, metterà a confronto i professionisti del settore della sostenibilità attraverso il racconto di case history e best practice applicate in tre settori chiave: moda, energia e finanza.
L’esperienza di Ferragamo, che ha scelto di integrare la sostenibilità nella propria strategia di business, sarà condivisa nel panel su moda e sostenibilità dell’Esg Summit. Ferragamo ha da tempo avviato un percorso di sostenibilità con lo scopo di rendere partecipi gli stakeholder degli obiettivi economici, sociali e ambientali del proprio operato. Questo perché l’impegno sostenibile è in grado «di trasformare, in meglio, prodotti, processi e soprattutto le persone che li guidano», dice Triacca.
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