Alla guida di una delle tre boutique che tradizionalmente hanno rappresentato un benchmark nel settore legale del diritto fiscale, Tommaso Di Tanno (in foto) rappresenta uno dei maggiori protagonisti del Tax italiano. E consapevole delle profonde trasformazioni che sta attraversando il mercato, si interroga in questa intervista – che apre la strada alla ricerca TopLegal sul settore fiscale che sarà pubblicata sul numero di luglio della rivista – su quali direzioni intraprendere per rimanere al passo con competitor globali. Tra queste, non si esclude la strada di un’integrazione con altre realtà. A patto di condividere la filosofia e il modo di esercitare la professione.
Dove si dirige il settore fiscale?
È in atto in tutto il mondo un processo di consolidamento delle attività economiche di qualsiasi genere. Le imprese vengono acquisite o si fondono ma ne risultano, comunque, realtà più grandi. Cosa comporta questo? Nei fatti che si allontanano i centri decisionali. Questo vale non solo per le imprese ma per certi versi anche per le istituzioni. Negli ultimi anni sono venute alla luce una serie di prescrizioni UE che hanno ridotto la capacità di dialogo e di assistenza degli studi italiani e hanno rafforzato gli studi internazionali, meglio quelli attrezzati presso specifici centri di potere (economico o istituzionale) come Londra, Bruxelles e Strasburgo. Questo fa sì che gli studi che prima avevano accesso ad un loro interlocutore domestico, oggi sono costretti ad avere un interlocutore più lontano, che tanto per cominciare raramente parla italiano. È il trend più importante ed è irreversibile. La storia non torna indietro, sono contesti storici che ormai si sono verificati stabilmente a danno della professione italiana, o meglio di quella che non è stata capace di intervenire su queste tematiche, e che peseranno sulle scelte future.
Come incide questo quadro sulla struttura degli studi?
Questa è una domanda che ci poniamo anche noi quotidianamente. In tutto il mondo, dove il consolidamento degli studi è più accentuato, penso agli anglosassoni ma anche alla Francia e alla Germania, esistono delle grandi multipractice che includono anche la parte fiscale. Il vantaggio è che la parte legale intercetta più facilmente il nuovo lavoro e quindi il fiscalista che opera all'interno di queste grandi practice viene coinvolto da subito in un lavoro di team che il cliente non distingue e di cui apprezza solo il risultato finale. Ma anche in questi Paesi esistono gli studi specializzati, e c’è ancora spazio per loro. In Italia, al momento, credo che questo spazio sia maggiore. È chiaro, però, che c’è un problema di prospettiva. Io mi guardo intorno e mi rendo conto che Francia e Germania sono avanti dieci anni in termini di evoluzione del mercato. E per le boutique lo spazio si sta riducendo.
Il suo studio dove sta andando?
Sta attraversando un’età più matura, che riflette questioni interne nostre e di mercato. Ci sono due persone che sono andate via dallo studio, soci di un certo peso, la cui uscita non è stata indifferente. Al tempo stesso, però, questo va nella direzione giusta, nel senso che gli studi tributari di specialisti sono studi che non hanno particolare interesse a diventare molto grandi ma piuttosto a mantenere un alto grado di riconoscibilità e di specializzazione. La concorrenza degli studi multifunzionali è più temibile per quanto riguarda le attività di medio livello, ma è più fronteggiabile per attività di elevatissimo livello. Parlo della prima fascia che tende a occuparsi di problematiche molto sofisticate e specialistiche. Il mio studio ha la fortuna di appartenere, per l'appunto, a questa prima fascia ed è a essa che va prestata la massima attenzione.
Nel mercato si parla di una possibile integrazione del suo studio con Gianni Origoni Grippo Cappelli.
Apprezzo molto lo studio "GOP" e i rapporti con loro sono eccellenti. Ciò detto i rapporti con altri studi e le possibili integrazioni sono argomenti di grande delicatezza che richiedono un elevato grado di riservatezza. Mi consenta, quindi, di non aggiungere altro sul punto.
La ricerca Tax non riporterà le interviste ai professionisti in forma estesa, che sono pubblicate in esclusiva per TopLegal.it
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