LABLAW ROMA: RIMANE SOLO PETRACCA

Tremano le fondamenta della sede romana di Lablaw. In tre mesi lo studio ha subito l'uscita di tre soci, una delle quali - Cristina Baglioni - promossa a partner solo pochi mesi prima. Non è un caso isolato. Già in marzo un altro socio, Andrea Di Francesco, aveva lasciato l'insegna, in cui aveva fatto il suo ingresso appena 10 mesi prima, nel maggio 2012, uscendo da Nctm. Di Francesco da marzo è nelle fila di una boutique specializzata in materia civile, commerciale e amministrativa, Bdl.

Una scelta, quella della boutique, che sembrerebbe occhieggiare anche a un altro ex socio dell'insegna fondata da Luca Failla e Francesco Rotondi, Nicolò Schittone, anche lui entrato nella partnership nel marzo 2012. Per Cristina Baglioni, invece, il percorso tracciato andrebbe in direzione del ritorno in Ughi e Nunziante, nelle cui fila aveva militato dal 2001 al 2007. 

Dopo l'uscita dei tre soci, a cui si aggiungono anche quelle dei senior associate Filippo Zazzera e Carla Zarlatti, a presidiare la capitale della "compagine societaria" rimane soltanto il managing partner di Roma, Nicola Petracca, coadiuvato unicamente da due figure senior: Fabiana Corsi e Filomena Galatola. L'asse Roma-Milano dello studio è sempre più sbilanciata sul lato meneghino e la tenuta romana potrebbe essere a rischio. Ma fonti vicine allo studio rassicurano che si tratta di «uscite programmate».

Se così fosse, gli ultimi movimenti potrebbero essere frutto della ricerca del giusto assetto di uno studio che, nato come boutique del lavoro, ha portato avanti negli ultimi anni una campagna acquisti troppo serrata, tanto da balzare dai 41 professionisti del 2011 ai 55 del 2012. Una crescita forzosa con cui l'insegna ha dovuto in parte fare i conti, tanto da arrivare a registrare nell'ultimo anno - secondo quanto stimato dal Centro Studi TopLegal (e analizzato nella TL 100) - un calo di oltre il 15% del tasso prestazionale di ogni singolo professionista.