Lavoro

LabLaw vince al fianco di Sky

Rigettato il ricorso per condotta antisindacale

05-02-2018

LabLaw vince al fianco di Sky



LabLaw, con il founding partner Francesco Rotondi (in foto) e i partner Alessandro Paone e Giorgio Treglia, ha assistito Sky Italia nel giudizio promosso contro la multinazionale dei media dalle organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni dinanzi al tribunale del lavoro di Roma, l’indomani del fallimento delle trattative sindacali per la chiusura della procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso mese di maggio.

L’azione giudiziale proposta da Cgil, Uil e Ugl è stata discussa lo scorso 8 gennaio da Rotondi e Paone dinanzi al Tribunale del Lavoro di Roma, che con provvedimento pubblicato il 30 gennaio 2018 ha respinto le pretese del sindacato, condannandolo al pagamento delle spese processuali, ritenendo la prospettazione delle segreterie ricorrenti “del tutto infondata… con la conseguenza che non può certo sostenersi che siano state in alcun modo violate le prerogative sindacali” e, con riferimento a taluni aspetti tecnici, “francamente incomprensibile”, stigmatizzando poi come “tutt’altro che condivisile l’atteggiamento di preclusione delle organizzazioni ricorrenti”.

Con il ricorso ex art. 28 S.L. – la cui proposizione ha avuto una grande eco sui mezzi di stampa e che ha provocato la rottura con la Fistel-Cisl Nazionale, che si è dissociata dall’azione - i sindacati del comparto Radio Televisioni Private hanno chiesto al tribunale di Roma di accertare la antisindacalità della condotta di Sky sotto molteplici profili tecnici, rimettendo in discussione oltre undici mesi di relazioni industriali, ovvero fin da quando, a gennaio 2017, l’Ad della società, Andrea Zappia, ha comunicato l’avvio di un piano di riorganizzazione che avrebbe comportato, tra le molte iniziative, la creazione del più moderno studio giornalistico del paese presso la sede milanese dell’azienda, con conseguente riduzione della presenza romana della redazione di SkyTG24.

Se con il sindacato dei giornalisti veniva trovata un’intesa per gestire il complicato processo con la firma di un accordo già in data 6 aprile 2017, che ha scongiurato l’avvio delle procedure di legge per i giornalisti, ciò non risultava possibile con i sindacati rappresentativi di impiegati e quadri, così che l’azienda, dopo aver risolto da sola oltre il 90% del problema occupazionale mettendo in campo massicce misure individuali, a maggio si vedeva costretta ad avviare la procedura di licenziamento collettivo nei confronti di 124 lavoratori, procedura che si concludeva dopo estenuanti trattative dinanzi al Ministero del Lavoro, il 2 agosto, senza accordo, e ciò nonostante Sky avesse dichiarato ai sindacati e agli Enti convocati al tavolo di aver rinvenuto una soluzione per ogni singola posizione dichiarata in esubero.

Ad ulteriore chiarimento, il giudice ha altresì precisato che il licenziamento ha riguardato solo 63 lavoratori, che peraltro non hanno accettato le soluzioni – anche di ricollocazione - proposte dall’Azienda.

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LabLaw FrancescoRotondi, GiorgioTreglia, AlessandroPaone Sky Italia


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