Strategie

L'accelerata di Lipani Catricalà

Lo studio integra il team milanese di Eunomia e rivede i percorsi di carriera. Damiano Lipani a TopLegal: «Nel 2019 vorremmo ulteriormente rafforzare la nostra presenza su Milano e allargare le practice di riferimento del nostro studio»

12-12-2018

L'accelerata di Lipani Catricalà

 

Lipani Catricalà spinge su Milano. E sceglie di farlo non investendo sull’amministrativo o sull’antitrust, dove lo studio ha già una reputazione consolidata. Ma allargando l’offerta al corporate, con l’ingresso a partire dal 2019 di Roberto Nigro, proveniente da Eunomia con un team di cinque professionisti, di cui due avvocati e tre praticanti. «A quattro anni dall’apertura meneghina, possiamo dire che il consolidamento sulle nostre practice elettive, quali l’antitrust e l’amministrativo, per gli enti locali e regionali e le loro società pubbliche, è avvenuto. Avere una sede a Milano solo per l’amministrativo e l’antitrust, tuttavia, non permette di sfruttare appieno le potenzialità dello studio e le possibili sinergie. Così da due anni abbiamo iniziato a guardare aree limitrofe e il corporate c’è sembrata la practice più adatta», spiega a TopLegal Damiano Lipani (in foto).

Lo studio, che in passato aveva valutato - e sta valutando tuttora - anche un possibile innesto nel settore labour, a febbraio ha iniziato le trattative con Roberto Nigro e la sede milanese di Eunomia. E le ha chiuse a novembre. Nigro, con il suo team, è specializzato in corporate, venture capital, private equity ed M&a, ma soprattutto – come sottolinea Lipani – segue alcuni family office: «ciò vuol dire che è avvezzo a un rapporto più personale e tailor made, fondato sulla cultura di affiancamento al cliente, che costituisce il segno distintivo della nostra insegna». 

Parallelamente all’ingresso di Nigro, si è reso necessario per lo studio fondato da Damiano Lipani rimettere mano anche all’organizzazione interna, disegnando una struttura divisa in sette fasce. «Quando si è piccoli e la gente cresce internamente con te, tutto si fonda sulla fiducia e la formalizzazione della carriera è superflua. Quando, invece, si inizia a strutturare lo studio anche per crescita laterale, con più sedi sul territorio, è necessario poter dare delle risposte ai professionisti da aggregare sul potenziale percorso professionale interno», spiega Lipani. Le sette fasce sono: trainee, junior, associate, senior associate, partner ordinari, partner equity e senior partner, a cui si aggiunge la figura dell’of counsel.

Al momento si tratta di una struttura ideale perché, ad oggi, non c’è alcuna distinzione tra senior partner ed equity partner poiché i cinque equity corrispondono anche ai senior. Così come non esiste attualmente la figura dell’of counsel, anche se Lipani anticipa a TopLegal che è in trattative – ma si tratta ancora delle fasi iniziali – con professionisti milanesi attivi nel corporate. Lo studio, invece, conta già sulla presenza di quattro soci ordinari, uno dei quali è lo stesso Nigro. Soci ordinari che, come spiegato dallo stesso Lipani, si differenziano dagli equity perché partecipano ai ricavi ma non alle perdite (e neanche agli utili) dell’insegna.

Per l’insegna fondata da Lipani si tratta dell’ultimo di una serie di investimenti iniziati a fine 2014, quando entra in qualità di partner Antonio Catricalà, che ha aggiunto il suo nome all'insegna. Segue nel marzo 2015 l'apertura di una sede a Milano, affidata a Giorgio Lezzi, proveniente da Sza e con esperienza nell’ambito del diritto degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi. Oggi lo studio cresce sul corporate e punta a una struttura più piramidale, in modo da avere la massa critica adatta ad affiancare i clienti non soltanto su questioni complesse e ad alto gradiente di seniority ma anche in maniera continuativa, nel day by day. Non solo. Se già in passato aveva guardato a possibili innesti con il labour, non è detto che il progetto di allargare l’offerta a una nuova practice anticiclica non venga rispolverato in futuro.

La via non è ancora certa – potrebbe trattarsi di un lateral, di una partnership strategica o di una fusione – ma la volontà sembrerebbe esserci. Lo ribadisce lo stesso Lipani, che sottolinea: «Nel 2019 vorremmo ulteriormente sia rafforzare la nostra presenza su Milano, che oggi conta dieci professionisti, sia allargare le practice di riferimento del nostro studio». 

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Eunomia, SZA, Lipani Catricalà DamianoLipani, RobertoNigro, AntonioCatricalà, GiorgioLezzi


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