È un periodo intenso per Christine Lagarde (in foto), ministro delle finanze francese e prima donna di un Paese del G8 a ricoprire questo incarico.
La crisi economica che sta affossando i listini di tutto il mondo, infatti, è scoppiata durante il semestre di presidenza francesce dell'Ue e la ministra è coinvolta oltre che a livello nazionale, in ambito europeo in quanto Presidente dell'Ecofin, il consiglio che riunisce i Ministri dell'economia e della finanza dei 27 stati membri dell'Unione Europea.
I ministri riuniti in consiglio stanno vagliando le potenziali soluzioni per arginare la crisi e per tutelare i risparmiatori. Una delle iniziative annunciate ieri ha riguardato l'aumento delle garanzie pubbliche sui depositi a 50mila euro, ma gli incontri dell'Ecofin si svolgono con cadenza quotidiana e i punti all'ordine del giorno sono numerosi. La stessa Presidente ha annunciato in una conferenza stampa che saranno cambiate le regole del mark-to-market, il metodo di valutazione degli strumenti finanziari che prevede l'aggiustamento in funzione dei prezzi di mercato. Questa iniziativa avrà lo scopo di ridurre la volatilità nelle valutazioni degli asset e aiutare i conti delle banche.
Ma per Lagarde, 52 anni, avvocato specializzato in diritto del lavoro e Antitrust, non è la prima volta alla guida di un'istituzione tradizionalmente affidata alle “controparti” maschili. Nel 1999 (e nuovamente nel 2002), la professionista parigina è stata infatti eletta, prima donna di sempre, Chairman dello studio americano Baker & McKenzie, dove aveva iniziato la propria carriera nel 1981.
Lagarde era diventata partner nel 1987 e quattro anni più tardi managing partner della sede di Parigi della law firm. Durante la sua gestione, terminata nel 2004, il giro d'affari è cresciuto del 50% e ha raggiunto 1228 milioni di dollari di fatturato. L'avvocato è stato inserito dalla rivista Forbes nella classifica delle 30 donne più potenti del mondo.
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