Il 2017 è stato un anno con crescita a doppia cifra per Gitti, nonostante l'uscita dalla partnership del name partner Daniele Raynaud, consumatasi a metà del 2016. L'ultimo anno fiscale si è chiuso con un fatturato di 12,5 milioni di euro e un incremento del 14,7% rispetto all'anno precedente. Il dato positivo si riflette anche nell'utile, che raggiunge 7,5 milioni di euro rispetto ai 6,5 del 2016. Al traino soprattutto di finanza strutturata ed M&a, secondo quanto comunicato a TopLegal dall'insegna.
L'anno appena trascorso è stato foriero anche di qualche novità per l'insegna. Prima fra tutte l'apertura della sede di Londra con il socio Norman Pepe e il counsel Fabrizio Occhipinti. Due professionisti provenienti dalla sede londinese di Rcc. L'apertura della nuova sede si inserisce all'interno di un progetto di espansione dello studio che non cela l'intenzione di guadagnarsi in futuro un riconoscimento a livello internazionale.
Un'altra novità da segnalare è l'inizio di un percorso verso l'istituzionalizzazione, che è stato manifestato per la prima volta a novembre, quando l’assemblea dello studio ha deliberato la nomina di un comitato esecutivo composto dal managing partner Gregorio Gitti (in foto) e dai soci Stefano Roncoroni e Vincenzo Giannantonio.
L'obiettivo, nelle parole dello studio, è di giungere a "una maggiore condivisione di responsabilità, anche in considerazione delle crescenti energie da dedicare agli aspetti gestionali per continuare ad assicurare la capacità di affrontare con successo e forte coesione interna le sfide competitive del mercato".
Sul fronte ingressi si segnala, infine, l'arrivo di Eugenio Maria Mastropaolo, esperto di diritto bancario e finanziario, nonché fondatore nel 2015 di Emm Consulting, in qualità di of counsel.
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