L'autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha aperto un'istruttoria nei confronti dell'Ordine degli avvocati di Brescia per verificare se la decisione di sanzionare con la censura gli avvocati milanesi Cristiano Cominotto e Francesca Passerini (in foto) costituisca un'intesa restrittiva della concorrenza.
L'ordine di Brescia ha sanzionato i due professionisti per comportamenti non conformi alla correttezza e al decoro.
Passerini e Cominotto sono i fondatori di Alt, assistenza legale per tutti, un network di studi legali presente in tutta Italia che ha la caratteristica di essere impostato come un negozio e di essere presente sul livello stradale. Gli studi offrono una consulenza legale analoga a quella che il cliente può ricevere in una struttura più "tradizionale", ma offre una prima consulenza gratuita.
Proprio questa sembra essere la causa della decisione del consiglio dell'ordine bresciano che ha dichiarato come imputazione “avere, al fine di acquisire rapporti di clientela, posto in essere condotta non conforme a correttezza e decoro, consistita nell’aver aperto in Milano, viale Abruzzi 67, sotto la suggestiva insegna A.L.T. Assistenza legale per tutti, un ufficio direttamente affacciato sulla via pubblica alla cui porta di ingresso è applicata una scritta, a caratteri vistosi, recante l’indicazione ‘Prima Consulenza Gratuità”.
Gli atti del procedimento disciplinare erano stati trasmessi da Milano a Brescia perché Francesca Passerini è consigliere dell'ordine di Milano. L’istruttoria dell’Antitrust, che è intervenuto su richiesta dei due avvocati sanzionati, dovrà verificare se l’intervento dell’Ordine sia stato finalizzato a impedire che gli avvocati iscritti agli albi di Brescia e di Milano esercitino la propria attività avvalendosi delle diverse leve concorrenziali introdotte anche dal decreto Bersani, tra cui la libera determinazione del compenso, lo strumento pubblicitario e il rapporto tra professionista e cliente.
«Si tratta di una sanzione lieve che non comporta alcuna novità nella nostra attività», ha spiegato a TopLegal Cristiano Cominotto,«restiamo in attesa di conoscere le motivazioni più dettagliate di questa sentenza».
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