Marcella Panucci

L'ASSO ROSA DI CONFINDUSTRIA

10-10-2012

L'ASSO ROSA DI CONFINDUSTRIA

Per la prima volta nella storia di Confindustria una donna occupa la prestigiosa poltrona di direttore generale. Si tratta dell’ex direttore dell'Area affari legali e dal 2009 capo degli affari legislativi di Confindustria, Marcella Panucci (in foto), che a pochi giorni dall’inizio della canicola agostana, il 9 luglio, ha varcato le porte di Viale dell’Astronomia in qualità di nuovo Dg. Votata all’unanimità dal consiglio direttivo degli imprenditori. Che, in questo modo, le ha passato il testimone di lady-Confindustria: dopo Emma Marcegaglia, primo presidente donna, una nuova poltrona direzionale si colora di rosa. 

Nel numero di ottobre di TopLegal è delineato il profilo di questa donna capace e determinata, che dopo una carriera da gran consigliere, anche del ministro Paola Severino, dovrà giocare in prima persona la partita del rilancio dell’Associazione. Impantanata nella spirale depressiva della crisi, con la Fiat (simbolo della grande industria) che se n’è andata, e le piccole imprese che non reggono più i costi dell’adesione. 

Questo assegna a Marcella Panucci un ruolo cruciale. Una neo-direttrice appena quarantenne, simbolo del desiderio di un processo di rinnovamento generazionale. La sua nomina, infatti, ha portato una ventata di freschezza e di rigore apolitico – non è possibile rintracciare alcun indizio pubblico e/o pubblicizzato delle simpatie partitiche del nuovo Dg – in un Paese gerontocratico e politicizzato. Non è un caso che siano proprio i rappresentanti della “vecchia” Confindustria quelli che hanno storto il naso alla sua nomina.

Una scelta di rottura, quindi, quella fatta dall’amministratore unico dell’azienda chimica Mapei e presidente di Viale dell’Astronomia Giorgio Squinzi, che - per portare idee nuove e snellire la pesante macchina organizzativa interna - ha puntato tutto su una giovane donna che da quasi un ventennio respira l’aria dei corridoi associativi in Viale dell’Astronomia, dove è entrata nel 1995 come quadro. Un merito di fedeltà. Ma non c’è solo quello. Ci sono legami e azioni che hanno fatto di lei una pedina diplomatica chiave nei giochi dietro le quinte.

Il legame tra Confindustria e Panucci - classe 1971, sposata con due figlie, calabrese di Vibo Valentia (città in cui torna ogni estate) ma romana d’adozione - è un destino scritto già ai tempi dell’università, la confindustriale Luiss Guido Carli. Corso in giurisprudenza, laurea con lode in diritto commerciale con tesi su “L’acquisizione di partecipazioni e la normativa antritrust”, dopo aver ultimato il percorso universitario Panucci ha lavorato nella cattedra di diritto industriale con Gustavo Ghidini. È in questi anni di carriera universitaria che incontra Paola Severino, prima donna vicerettore della Luiss, che nel novembre 2011, divenuta prima donna Guardasigilli ( e il più contestato dagli avvocati nella storia d'Italia), la chiama in via Arenula per ricoprire il ruolo di capo della sua segreteria e di consigliere economico-finanziario. 

Una parentesi di pochi mesi nella vita professionale del nuovo Dg di Viale dell’Astronomia, che ha svolto tutta la sua carriera al riparo della ribalta, tra le stanze della Confindustria. Un inciso, però, che Marcella Panucci ha saputo trasformare in punti fermi. Di lei, infatti, si dice che sia stata ispiratrice e accanita sostenitrice di diverse leggi, da quella che istituisce il tribunale delle imprese, al decreto Liberalizzazioni, che tanto ha fatto infuriare i “colleghi” avvocati (lei, in realtà, la libera professione non l’ha mai esercitata). È, infatti, dal suo rapporto del 2010 “Italia 2015, le imprese per la modernizzazione” che sono state ricalcate quasi con la carta carbone una serie di proposte in materia di giustizia riprese nel decreto sulle liberalizzazioni dal Guardasigilli.

Ma è la semplificazione normativa, la stessa definita da Squinzi la “madre” di tutte le riforme, il tema che la Panucci ha reso il suo cavallo di battaglia. Ritenendola capace di «migliorare il clima degli investimenti per il settore privato e contribuire a dare impulso alla competitività dell’economia italiana». Quella stessa competitività che oggi, ritornando dal mondo pubblico a quello privato, le viene chiesto di rilanciare al timone di Confindustria. Ma, questa volta, lasciando le vesti del consigliere lontano dalla ribalta. Questa volta, giocando in prima persona la partita economica e, inevitabilmente, politica.

Riservata sì, eppure pronta alla battuta e a cantare a squarciagola le canzoni degli U2, la donna al comando di Viale dell’Astronomia è una tipa “dura” amante del rock. Ma anche una tecnica del diritto. Una tecnica posta al comando di Viale dell’Astronomia proprio durante un governo di tecnici. Difficile immaginare, però, che per la Panucci si tratti di una presenza ad interim. Dopo aver affiancato le “prime” Mercegaglia e Severino, è lei la terza donna uscita dal mazzo. E, una volta scoperta, Confindustria dovrà puntarci molto.

La versione integrale dell'articolo è disponibile su E-edicola
http://toplegalitalial.ita.newsmemory.com/ee/toplegalitalia/default1.php


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA