Il censimento di TopLegal sugli spostamenti di soci equity mostra che la crescita orizzontale fondata sul lateral hiring sembrerebbe avere subito un freno. Secondo i dati comunicati ufficialmente dagli studi - e qui va rilevato un aumento dell'opacità informativa sull'ingresso o meno nell'equity di un professionista - nel primo trimestre del 2016 si contano soltanto cinque passaggi laterali. Il numero più basso negli ultimi sei anni. Nello stesso periodo del 2015 se ne registravano addirittura più del quadruplo, ben 22; contro i 13 del 2014 e 2013; i dieci del 2012 e i nove del 2011. La tendenza sembrerebbe avvalorata anche dai risultati relativi all'anno 2015, in cui si contano 45 spostamenti di equity, contro i 50 del 2014, nonostante nel corso dell’anno ci sia stato l’ingresso sul mercato italiano del nuovo player internazionale Dentons.
Entrando nello specifico dei lateral, altra tendenza in corso sembra quella che vede una riduzione degli spostamenti in area corporate, dove al momento non si conta alcuno spostamento, in favore di practice più sollecitate dal contesto normativo e di mercato come il tax, il penale e l’antitrust. In particolare, rispetto a quanto registrato nel lustro 2011-2015, trova conferma soprattutto l’aumento dei lateral nel settore fiscale.
Per il tax l’anno di svolta è stato il 2013, quando sono avvenuti cinque passaggi di equity. Altri sei passaggi laterali sono arrivati nel 2014, per poi aumentare a sette nel corso del 2015. E il trend, stando al primo trimestre 2016, sembra destinato a proseguire. Su cinque lateral registrati, ben due sono avvenuti nel tax.
Il tax, d'altronde, sta vivendo una stagione particolarmente vivace, soprattutto sul fronte della fiscalità internazionale, con temi di stringente attualità legati a rientro dei capitali (voluntary disclosure) e transfer pricing.
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