LATHAM, CRESCE LA PRESENZA LOCALE

Oggi lo studio Latham & Watkins ha ufficializzato l’ingresso di tre nuovi professionisti nel team di Banking & Finance della sede milanese dello studio. Si tratta, così come anticipato da TopLegal, del socio Riccardo Agostinelli, del counsel Lorenzo Vernetti e dell'associate Marco Leonardi.

Agostinelli ha alle spalle quasi 20 anni di percorso professionale in Pavia Ansaldo ed Ashurst (di cui è stato socio fondatore della sede milanese nel 2000 e managing partner dal 2003). Agostinelli è specializzato in Banking e Debt restructuring. Su questo fronte, di recente si è occupato della ristrutturazione del debito di Ferretti per conto di Royal Bank of Scotland. Lorenzo Vernetti  e Marco Leonardi hanno sempre lavorato nel team coordinato da Agostinelli e hanno seguito importanti operazioni finanziarie.


Per Fabio Coppola (nella foto), managing partner degli uffici Italiani di Latham & Watkins, «L'arrivo di Riccardo Agostinelli, che affiancherà Andrea Novarese quale socio del dipartimento finance a Milano, rappresenta un passaggio importante nel consolidamento della presenza di Latham & Watkins in Italia ed è un ulteriore passo verso la costruzione di uno studio che abbia una forte presenza locale in un contesto altamente internazionale. Agostinelli e il suo team rafforzeranno significativamente la presenza dello studio nei settori del diritto bancario e finanziario e delle ristrutturazioni, entrambe aree strategiche per lo studio».

Con questi ingressi gli uffici italiani di Latham a Milano e Roma possono contare, complessivamente, su circa 40 professionisti.

Tra le più recenti operazioni seguite dallo studio in ambito binanziario, possiamo ricordare l’assistenza ad Intesa Sanpaolo nella negoziazione del finanziamento di 30 milioni sottoscritto con Prinoth Ltd per l’acquisizione di una divisione di Camoplast Inc.; la rappresentanza di un pool di istituti di credito internazionali (Mediobanca, Intesa SanPaolo, Unicredit, MPS e WestLB) nella negoziazione del contratto di finanziamento da 600 milioni per la costruzione di due impianti di produzione di energia a ciclo combinato; la consulenza a Pininfarina Spa nella seconda fase della ristrutturazione del debito e nell’emissione obbligazionaria lanciata lo scorso luglio.