Ovs, assistita da Latham & Watkins, ha sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento per un importo complessivo pari a 100 milioni di euro al fine di rafforzare la sua struttura finanziaria e accelerare il percorso di normalizzazione dei pagamenti verso la filiera a monte, posticipati a causa dell’assenza di incassi derivanti dalla pandemia Covid19. La nuova finanza ha potuto beneficiare del sostegno finanziario messo a disposizione dal Governo italiano con i decreti emanati per far fronte all’emergenza.
Linklaters ha assistito un gruppo di banche coordinato da UniCredit e composto da Banca Imi, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Banca Monte dei Paschi di Siena, Cassa depositi e prestiti, Cassa di Risparmio di Bolzano, Crédit Agricole Friuladria, Mps Capital Services Banca per le Imprese.
Si tratta della prima operazione di finanziamento con emissione della “Garanzia Italia” di Sace, avvenuta seguendo la procedura ordinaria che ha comportato una istruttoria di Sace a valle della richiesta del pool di banche e l’emissione di un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.
Latham & Watkins ha assistito Ovs con un team composto dai partner Marcello Bragliani (in foto) e Antonio Coletti e dagli associate Alessia De Coppi, Guido Bartolomei e Davide Camasi.
Linklaters ha assistito il pool di banche con un team composto dal partner Andrea Arosio, dalla counsel Alessandra Ortelli, dal managing associate Marco Carrieri e dall’associate Carlo Amato per gli aspetti banking e dal counsel Fabio Balza per gli aspetti fiscali.
Latham & Watkins ha assistito anche in passato Ovs, per cui ha curato nel 2015 la quotazione e il rifinanziamento dell’indebitamento, mentre nel 2017 ha seguito l’accelerated book building delle sue azioni da parte di Coin.
Notizia modificata il 25 giugno alle ore 13,30: si inseriscono le denominazioni delle banche facenti parte del pool di banche finanziatrici.