Latham & Watkins chiude il 2020 con il giro d'affari e la squadra di professionisti in crescita. Stando ai dati comunicati al Centro Studi TopLegal, il fatturato dello studio si è attestato a 42 milioni di euro a fine 2020, pari a un incremento del 28% dai 32,8 milioni registrati nel 2019.
Lo studio alla fine di marzo 2021 resta al 37esimo posto nel TopLegal Italy Index, l'indice che misura la densità d'eccellenza e la stabilità degli studi legali, confermandosi ancora una volta tra le realtà internazionali più competitive sul mercato italiano, anche se in lieve discesa. A marzo dello scorso anno, infatti, era 29esimo.
TopLegal ha calcolato per lo studio una revenue per partner (Rpp) di circa 4,6 milioni di euro nel 2020 per i nove attuali soci dello studio in Italia, tra salary ed equity. Il dato risulta in crescita da 3,3 milioni di euro dell'anno precedente, quando lo studi contava 10 partner, tra equity e salary. Andamento positivo anche la revenue per lawyer (Rpl), che a fine 2020 è di circa 656 mila euro (546 mila nel 2019).
Il team dello studio, guidato in Italia dal managing partner Stefano Sciolla, subentrato a inizio anno ad Antonio Coletti, che ha ricoperto l'incarico dal 2013, a fine 2020 risultaformato da 64 professionisti, cresciuto di quattro unità dai 60 di fine 2019. In dettaglio, gli equity partner sono cinque (-2 rispetto al 2019), a seguito dell'uscita di Maria Cristina Storchi e Andrea Novarese. I salary partner invece sono aumentati a quattro (+1). Lo scorso anno sono entrati nella partnership Antongiulio Scialpi, Giorgia Lugli e Alessia De Coppi.
Passando alle seconde linee, diminuiscono i counsel, tre nel 2020 (-2), mentre aumentano gli associate a 29 professionisti (+3). I praticanti sono 23 (+4).
Lo studio nel 2020 si è confermato tra quelli più attivi nelle operazioni M&A, soprattutto assistendo i fondi di private equity, e nelle operazioni di finanziamento bancario e sul mercato dei capitali, tutte aree che costituiscono lo zoccolo duro dell’offerta di Latham & Watkins in Italia. Mergermarket, in dettaglio, ha contato 19 operazioni di fusione e acquisizione seguite lo scorso anno dallo studio americano in Italia, per un controvalore di 2,2 miliardi di euro.
Tra queste, ricordiamo il coinvolgimento dello studio nell’acquisizione di Gamenet per il business italiano di Igt, nell'acquisizione di Farnese Vini da parte di Platinum, nella cessione di Golden Goose e nell'acquisizione da parte di Ta Associates del gruppo Surfaces. Lo studio è stato molto attivo a fianco delle banche finanziatrici in alcune dei principali deal sul mercato italiano, tra cui l’acquisizione di Engineering, l'acquisto del business It di Agfa-Gevaert da parte di Dedalus e la fusione tra Nexi e Nets.
Nel finance, Latham& Watkins ha seguito il primo finanziamento in Italia con la garanzia Sace, quella a Ovs da 100 milioni di euro; sul mercato dei capitali, ricordiamo il coinvolgimento dello studio nel bond high yield di Gamma Bidco da 640 milioni e nel bond Tier 2 da 1,5 miliardi di Unicredit.
In termini di trasparenza, si segnala che Latham & Watkins è tra i pochi studi internazionali che è tornato a partecipare all’indagine del Centro Studi TopLegal relativa ai fatturati degli studi legali, operando una disclosure parziale sui conti, e una full disclosure sul numero dei professionisti oltre che sul numero dei soci equity. Lo studio non comunicava i dati relativi a fatturato dal 2012.
L’analisi completa del Centro Studi TopLegal dedicata ai fatturati 2020 degli studi legali sarà pubblicata su TopLegal Review di giugno-luglio 2021.