"Dove c'è Barilla c'è casa". Mai slogan fu più appropriato. Entro il 2020, infatti, tutti i dipendenti di Barilla avranno l'opportunità di lavorare da casa. L'ambizioso progetto di smart working adottato dal gruppo - come è stato ricostruito da TopLegal - porta la sigla dall'insegna lavoristica Trifirò che, con un team guidato dal partner Luca Peron, ha lavorato a stretto contatto con il team in-house del gruppo, coordinandosi con Giorgio Grandi, Hr Director, e Alessandra Stasi, responsabile Organization & People Development.
Il gruppo italiano, fondato a Parma nel lontano 1877 e cresciuto in quasi 140 anni di attività, ha introdotto il progetto "smart working" nel 2013 e l'iniziativa ha già coinvolto 1200 dipendenti, che - previo il coordinamento interno - hanno potuto decidere di lavorare fuori dall'ufficio per 4 giorni al mese.
Smart working nel progetto Barilla significa poter lavorare dovunque, comunque e in qualunque momento. In secondo luogo, vuol dire utilizzare gli spazi in un modo diverso: il gruppo ha lavorato nelle varie sedi per riorganizzare gli uffici intorno alle attività di collaborazione, di comunicazione, di concentrazione individuale, che oggi possono essere fatte anche da remoto. Il terzo aspetto sono le tecnologie digitali, su cui il gruppo ha deciso di investire.
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