di Valentina Magri
Non solo mutui e investimenti delle imprese. Gli alti tassi d’interesse stanno rallentando anche la crescita degli studi legali. A dirlo è Federico Sutti, managing partner Italia, chairman del board europeo e membro del board globale di Dentons. A suo avviso, sono fattori contingenti a frenare la crescita dei fatturati dei 30 principali studi legali italiani. Secondo i dati del Centro Studi TopLegal, il tasso di crescita delle 30 maggiori insegne basate nel nostro paese si è quasi dimezzato, passando dal 13,5% registrato nel 2022/2023 al 6,95% del 2023/2024.
Nel caso di Dentons, il 2023 è stato un anno eccezionale. Lo studio ha risentito meno del previsto dell’inizio della crisi grazie alla chiusura nel 2023 di operazioni di M&A avviate nel 2022. «Nel 2024 abbiamo varato un budget molto conservativo e in linea con il 2023, perché mi riterrei soddisfatto se ripeteremo i risultati del 2023 nel 2024, considerato che abbiamo iniziato quest’anno senza una pipeline significativa di operazioni», afferma Sutti.
Il 2021 e 2022 sono stati anni record per la professione legale. Il 2023 ha segnato il primo anno di rallentamento. «Nel 2024 si sentirà ancora di più l’effetto del rallentamento dovuto alla situazione economica», prevede il managing partner Italia di Dentons. Attualmente gli elevati tassi d’interesse stanno bloccando gli investimenti. Sul fronte del private equity, l’aumento dei tassi ha influito sui costi dei finanziamenti, per cui i fondi godono di minori ritorni dagli investimenti e sono più restii ad aprire i cordoni della borsa.
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