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Le dispute tra continuità e cambiamento

Le evolute esigenze dei clienti hanno generato maggiori opportunità per l’alternative dispute resolution. Premiati gli studi strutturati con un’offerta razionalizzata

17-07-2019

Le dispute tra continuità e cambiamento


L'area più tradizionale della professione forense si mantiene in auge con una notevole dinamicità, ma viene interessata da importanti mutamenti che impattano tanto sull’offerta che sulla domanda dei servizi legali. In queste settimane il mercato ha visto concludersi le trattative che hanno portato a termine la prima operazione di integrazione di rilievo in Italia negli ultimi trent’anni tra due grandi studi nazionali. L'integrazione di BonelliErede e Lombardi ha principalmente interessato le aree del contenzioso e degli arbitrati, assicurando il predominio di BonelliErede sul mercato italiano in quanto assoluto polo di eccellenza nel comparto delle dispute.

Inoltre dalla fotografia scattata dal Centro Studi di TopLegal sull’area del contenzioso si evince un cambiamento nei dipartimenti di litigation, che tendono ad andare incontro alle esigenze della clientela con una maggiore concentrazione di competenze e specializzazioni garantendo un’assistenza più mirata ed efficiente. Per questo motivo, il mercato premia gli studi più strutturati con un approccio dinamico, globale e organizzato per industry. Sebbene rimanga la fiducia riposta dal cliente nel professionista, i clienti esigono maggiore capacità di adeguamento alla complessità commerciale delle loro attività.

L’ultima ricerca sul contenzioso di TopLegal risaliva al 2014, momento in cui l’Italia usciva lentamente da una delle peggiori crisi della storia. Gli anni hanno consolidato le tendenze già in atto ma con qualche novità che segna una discontinuità con il passato. Nonostante la modesta ripresa economica, il mercato dei servizi legali registra una presenza costante, se non addirittura in aumento, delle controversie. Un dato imputabile sia alla crescita di contenziosi nel settore dei prodotti e servizi finanziari – con riferimento al recupero e alla gestione dei non-performing loan (Npl) e a tutte le problematiche a essi connessi – sia alla litigiosità delle imprese come conseguenza degli scenari macroeconomici del Paese e del ricambio generazionale che fa proliferare il contenzioso societario. In aggiunta si misura una espansione nel settore del contenzioso assicurativo, anche alla luce di alcune nuove fattispecie di sinistro legate al mondo informatico.

Non solo, a caratterizzare con dinamicità questo settore interviene la continua ricerca da parte dei clienti di soluzioni alternative e innovative rispetto ai procedimenti tradizionali, che garantiscano allo stesso tempo una qualità elevata e un’attenzione ai costi. Per le imprese, il contenzioso giudiziale è sempre meno conveniente. Da un lato si fanno sempre più strada soluzioni alternative che si connotano per un minore grado di incertezza e lunghezza dei tempi, dall’altro si nota una propensione delle aziende a evitare che le controversie arrivino in sede contenziosa a favore di una maggiore attività stragiudiziale e di consulenza transattiva.

Un ragionamento a parte va fatto per l’istituto dell’arbitrato come modalità alternativa di risoluzione delle controversie, che, ancora lontana dal sostituire la giustizia ordinaria, sta però diventando uno strumento sempre più apprezzato. L’incremento dell’arbitrato sia nazionale che internazionale è anche dovuto al nuovo interesse presentato per l’Italia da parte dei third party funder, che investendo nel settore marginalizzano la storica difficoltà degli operatori nell’intraprendere attività di contenzioso a causa dei costi.

Infine, oltre a un aumento degli arbitrati amministrati dalle camere di commercio, preferibili per costi predeterminati, maggior efficacia e imparzialità, si è registrato un aumento degli arbitrati in tema di investimenti (Isds - Investor state dispute settlement), ossia gli arbitrati promossi da un investitore straniero contro uno stato sovrano sulla base di trattati bilaterali o multilaterali di investimento.

L’offerta legale
Stando alle classifiche degli studi e rispetto alla precedente edizione della ricerca pubblicata da TopLegal cinque anni fa, i rimescolamenti del quadro competitivo si registrano soprattutto nella sottocategoria del contenzioso bancario. Qui, la maggiore segmentazione del mercato vede l’avanzamento degli studi italiani rispetto ai concorrenti internazionali. L’ambito commerciale contrattuale – il più affollato tra le divisioni del contenzioso – rivela invece un chiaro ricambio tra i protagonisti legali, effetto di più riposizionamenti di mercato nell’ultimo quinquennio nonché di qualche mancato passaggio generazione.

Il punto di TopLegal sui protagonisti delle dispute ha messo in evidenza che il mercato continua a premiare le squadre strutturate e con un nome che riecheggia nelle aule di tribunale. Da questa prospettiva, sono emersi storicamente come protagonisti BonelliErede e Lombardi, entrambi quotati per le competenze trasversali in grado di spaziare in tutti gli ambiti del contenzioso, nonché per l’organizzazione, la preparazione dei propri professionisti e l’accuratezza delle soluzioni proposte. Stando alle tendenze di mercato, la integrazione tra BonelliErede e Lombardi risulta una scelta vincente che, oltre a creare un polo di indiscussa superiorità nel settore del contenzioso civile, sembra quindi destinata a rispondere alle esigenze dei clienti. Una tale concentrazione di eccellenze metterà sotto pressione i diretti concorrenti – Chiomenti, Cleary Gottlieb, Clifford Chance, Gianni Origoni Grippo Cappelli e Legance – anche essi capaci di raccogliere giudizi positivi sul mercato in quanto in grado di fornire un’assistenza completa nella gestione delle controversie.

Sul fronte professionisti, accanto a Giuseppe Lombardi, che raccoglie il maggior numero di segnalazioni confermandosi una storica colonna del contenzioso civile, la clientela ha premiato numerosi litigator. Nel contenzioso bancario assicurativo emergono Enrico Castellani di Freshfields Bruckhaus Deringer, Massimo Greco di Allen & Overy e Paolo Pototschnig di Giovanardi Pototschnig. Nel contenzioso commerciale sono positivamente segnalati Ferdinando Emanuele di Cleary Gottlieb, Ugo Molinari dell’omonimo studio e Stefano Parlatore di Legance. Inoltre, si registrano un notevole numero di ingressi in classifica, tra cui Simone Barnaba di Eversheds Sutherland, Sara Biglieri di Dentons e Monica Iacoviello di BonelliErede. Tra i professionisti emersi alla guida delle dispute societarie, raccoglie consensi chi ha un approccio pragmatico oltre alla approfondita conoscenza delle diritto processuale italiano. Tra questi si segnala Alfredo Craca di FiveLex.

Infine, in materia di arbitrati, si assiste a maggiori cambiamenti di equilibrio rispetto ai risultati emersi nella ricerca del 2014. Accanto ai nomi che hanno fatto grande l’istituto dell’arbitrato in Italia sono stati segnalati professionisti come Michelangelo Cicogna di De Berti Jacchia Franchini Forlani, Antonio Auricchio di Gianni Origoni Grippo Cappelli, Massimo Benedettelli di Arblit e Sergio Fulco di Gattai Minoli Agostinelli. Tra gli arbitri internazionali hanno raccolto giudizi positivi Antonio Crivellaro di BonelliErede e Luca Radicati di Brozolo di Arblit.

Spinta alla razionalizzazione
Le insegne si sono attivate con l’obiettivo di offrire un modello capace di rispecchiare maggiormente le nuove esigenze del mercato. I modelli interni degli studi, anche i più strutturati, pur rimanendo legati alla persona del professionista si stanno adeguando strutturalmente mediante una organizzazione più razionale delle squadre per offrire un’assistenza più efficiente ma sempre di alta qualità. Per contenere i costi, gli studi hanno arruolato figure junior creando strutture più piramidali. BonelliErede ha messo a segno ben 14 acquisti tra cui due junior associate e 12 praticanti. I concorrenti con una politica di reclutamento quasi altrettanto attiva sono Legance (con nove nuovi junior), LegisLab (otto) e Gianni Origoni Grippo Cappelli (sette). Dall’altra parte alcuni studi hanno deciso di rafforzare i team attingendo ai lateral hire con lo scopo di offrire competenze sempre maggiori, oltre che una maggiore specializzazione. Tra gli studi che si sono mossi in questa direzione si segnala Eversheds Sutherland che ha accolto come capo del dipartimento di contenzioso per l’Italia Renato Fiumalbi (uscito da Weigmann), e più recentemente Simone Barnaba proveniente da Verusio e Cosmelli. Proveniente da Baker McKenzie, Leonardo Giani ha rafforzato la squadra di Simmons & Simmons con la carica di capo del litigation.

La richiesta dei clienti di una maggiore specializzazione settoriale sta favorendo infine una logica di team che integri le competenze trasversali. In questa direzione si leggono i tentativi di moltiplicare le sinergie interne, determinando una maggiore compenetrazione delle squadre di contenzioso con altre practice.

 

La ricerca Contenzioso civile & Arbitrati del Centro Studi di TopLegal è disponibile su E-edicola fino a fine mese. La prossima ricerca dedicata a Lavoro sarà pubblicata su E-edicola dal 1 agosto, nonché ricompresa nella TopLegal Review di agosto-settembre.

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