Clifford Chance, Chiomenti, Bonelli Erede Pappalardo: sono questi i tre studi legali che hanno guadagnato il podio nella classifica elaborata da Merger Market per valore delle operazioni di M&A messe a segno, sul fronte italiano nel corso del 2009.
La sede italiana di Clifford Chance, guidata da Charles Adams (nella foto), ha lavorato a 15 deal per un valore complessivo di 23,242 miliardi di dollari. Sopra quota 20 miliardi anche Chiomenti con 34 operazioni seguite. Le 22 fusioni o acquisizioni su cui ha lavorato lo studio Bonelli Erede Pappalardo, invece, hanno raggiunto complessivamente un valore di 16,127 miliardi di dollari.
Spicca il balzo fatto in classifica dalla sede italiana dello studio Latham & Watkins che nel 2008 occupava la 18esima posizione mentre nel 2009, grazie a 5 operazioni per complessivi 14,246 miliardi di dollari, si è piazzato al quinto posto.
Settima posizione per la sede italiana del magic circle Freshfields: 3 operazioni per un valore complessivo di 6,786 miliardi di dollari. Balzo in alto anche per Cleary Gottlieb che passa dalla 23esima all'ottava posizione con 10 operazioni seguite per un valore totale di 5,924 miliardi di dollari. Mentre rimane stabile il posizionamento di Dewey & LeBoeuf che ha messo a segno 9 deal di valore complessivo pari a 4,520 miliardi.
Circa Latham e Freshfields, dobbiamo però specificare che in realtà i loro piazzamenti risentono della presenza in classifica di studi spagnoli (che non hanno una sede in Italia) che hanno partecipato a importanti operazioni con un coinvolgimento italiano. Quindi, se si depura il ranking da questi studi, le due law firm risultano rispettivamente al quarto e quinto posto.
E Gianni Origoni Grippo? Lo studio ha lavorato tanto nel 2009. All’attivo, secondo Merger Market, può contare 23 operazioni, ma il valore di queste non arriva a 5 miliardi di dollari. Intensa anche l’attività di Legance: 13 deal per un totale di 3,827 miliardi.
Tra le boutique di alto livello italiane, infine, è Pedersoli ad avere ottenuto il risultato migliore con 12 operazioni per totali 5,320 miliardi di dollari. Molto buone anche le performance di d'Urso Gatti (12 deal per totali 3,823 miliardi), CMS (7 operazioni per un valore di 1,451 miliardi) e Grimaldi e associati (8 operazioni e 399 milioni).
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