Delfino Willkie Farr & Gallagher, Freshfields Bruckhaus Deringer, Linklaters, Kpmg, Cuatrecasas e Loyens & Loeff sono gli studi coinvolti nella ristrutturazione del gruppo Lecta, fornitore globale di soluzioni su carta, basato in Lussemburgo e nato dalla fusione tra Cartiere del Garda in Italia, Condat in Francia e Torraspapel in Spagna. Il gruppo ha annunciato la conclusione del processo avviato il 24 settembre 2019.
L'operazione consentirà un rafforzamento della struttura finanziaria e prevede, tra l’altro, la sottoscrizione di un nuovo finanziamento con Natwest Markets da 115 milioni di euro, che comprende un prestito da 60 milioni e una linea di credito revolving da 55 milioni, nonché la conversione di circa 600 milioni di euro di notes esistenti in nuovi strumenti di debito ed equity, tra i quali l’emissione di 200 milioni di euro di senior notes e di 100 milioni di euro di junior notes.
Gli obbligazionisti sono stati assistiti da un team multidisciplinare e transnazionale di Willkie Farr & Gallagher, che si è avvalso del supporto, per gli aspetti di diritto spagnolo, di Cuatrecasas e, per gli aspetti di diritto lussemburghese, di Loyens & Loeff. In Italia, Delfino Willkie Farr & Gallagher ha assistito i noteholders con Luca Leonardi e Massimo Palombi.
Il gruppo Lecta, per gli aspetti di diritto italiano, è stato assistito da Linklaters con un team composto dal partner Ettore Consalvi (al centro, in foto) e dal junior associate Filippo Azzano, unitamente a Kpmg con un team composto dal partner Alberto Cirillo e dalla senior associate Xiao Fen Laura Hu.
Freshfields Bruckhaus Deringer ha assistito Natwest Markets: il team italiano era coordinato da Francesco Lombardo (a destra, in foto), partner responsabile del team gt - financing and capital markets e composto da Giuliano Marzi, senior associate, e Beatrice Melito, che hanno seguito gli aspetti finance, mentre gli aspetti fiscali del finanziamento sono stati curati da Eugenia Severino, senior associate del gruppo tax.
Lecta (1,4 miliardi di euro il fatturato nel 2018, 116 milioni l'Ebidta) lo scorso agosto ha annunciato una ristrutturazione dei bond per complessivi 600 milioni di euro. A settembre il controllo del gruppo è passato da Cvc Capital Partners agli obbligazionisti.
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