Speciale regionale

Legale buono nella botte piccola?

Studi di piccole dimensioni dominano la scena monopolizzando i piccoli clienti locali. Poche realtà medio-grandi presidiano un mercato in espansione grazie a turismo e investitori stranieri

26-09-2019

Legale buono nella botte piccola?


Venezia e Treviso, due città geograficamente vicine eppure lontane per diversi aspetti. A Venezia il turismo traina l’economia della città, dal settore commerciale al settore immobiliare. Treviso, invece, pur avendo un turismo in espansione, trova la sua fortuna nella storica e fiorente attività imprenditoriale. Allo sviluppo del tessuto imprenditoriale e alle crescenti necessità di internazionalizzazione pare però non seguire un’evoluzione aggregativa e strutturata della consulenza legale in ottica strategica e non di semplice riduzione dei costi.

Il punto di forza dell’attuale panorama dei servizi legali vede i privati e la piccola media impresa, diffusissima sul territorio, trovare negli studi tradizionali composti da uno, o al massimo una decina di professionisti, la consulenza legale ideale e sartorializzata di cui necessitano. Il limite sta nell’obbligare le imprese maggiormente strutturate a rivolgersi alle sedi milanesi dei principali studi italiani al fine di ottenere una consulenza integrata.

Eppure, il territorio veneto si caratterizza per essere uno dei principali poli di interesse del Paese per l’industria manufatturiera. Nell’area compresa tra Venezia e Treviso nascono alcune delle eccellenze del made in Italy relative al campo alimentare, viticolo, artigianale, automobilistico e tessile. All’imponente aumento del comparto turistico fa da contraltare il progressivo abbandono del polo petrolchimico da parte delle principali multinazionali del settore. Tuttavia, permane sul territorio un’importante realtà cantieristica quale Fincantieri. Più in generale, i professionisti locali osservano come il triveneto abbia reagito alla crisi meglio di altre realtà italiane, dato suffragato dal calo dei fallimenti delle imprese venete e il Pil regionale, che ormai dal 2017 segna dati molto positivi.

Come cambiano i mandati 
Il mercato della consulenza legale vede la proliferazione di tanti studi di piccole dimensioni, con poche realtà — del tutto eccezionali — che superano la trentina di professionisti. L’attività degli studi legali si presta generalmente all’erogazione di servizi a favore delle persone fisiche e solo secondariamente si rivolge alle piccole e medie imprese. «Da un lato – racconta Antonio Pavan, titolare dell’omonimo studio – trattandosi di studi di piccole e medie dimensioni, vi è un’importante fidelizzazione del cliente, ma dall’altro vi è ancora un limitato orientamento all’aspetto internazionale, nonostante il mercato si stia volgendo verso quella direzione». Non mancano, tuttavia, eccezioni in entrambe le città con studi da 30 o 50 avvocati che scendono in campo per incontrare la crescente domanda di servizi legali multidisciplinari e su base internazionale.

Nonostante la forte tradizione imprenditoriale del territorio, nell’ultimo decennio anche le imprese venete hanno dovuto fare i conti con la crisi economica. Le crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, fortemente radicate nel territorio, hanno tanto indebolito il tessuto economico quanto minato la fiducia di imprese e famiglie. «Sotto tale profilo – spiega Massimiliano Campeis dell’omonimo studio – si registra un’accresciuta diffidenza verso il sistema bancario tradizionale, che spinge diverse famiglie ad allocare i propri risparmi presso gestori indipendenti». Di conseguenza, muta la tipologia di mandati giunti agli studi legali, che, come segnala il managing partner di Mda Alessio Vianello, hanno registrato un aumento delle ristrutturazioni e del contenzioso bancario e lavoristico, un maggior numero di incarichi relativi a operazioni di M&a per la vendita di Pmi venete a gruppi stranieri, un aumento di incarichi relativi al settore immobiliare e all’hotellerie, specialmente nella città di Venezia, da parte di gruppi stranieri. «Nell’ambito dell’edilizia urbanistica – racconta Matteo Zambelli di Zambelli Tassetto – la tipologia di mandati si è spostata dal contenzioso all’attività stragiudiziale». Questa dinamica ha aperto, specialmente a Venezia, un mercato estremamente redditizio legato all’attività di due diligence e gestione di compravendite di immobili, oltre alla contrattualistica e al contenzioso relativo ad affitti a breve termine. Inoltre, i mandati derivanti da clientela internazionale sono fortemente in aumento e si concentrano nei settori M&a, contenzioso civile, tributario e real estate. A cui si aggiunge la ripresa di iniziative per la valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare, come sottolinea Paolo Pettinelli, name partner dell’omonimo studio, che consente a sempre più aziende di partecipare a operazioni di partenariato pubblico-privato e a investimenti in regime di concessione, con conseguente necessità di assistenza legale in tali attività. Il cambiamento della consulenza legale si lega anche alla rivoluzione digitale che arriva a coinvolgere le Pmi del territorio. «L’introduzione di piattaforme di e-commerce, il marketing digitale e l’interazione col cliente – spiega Lucia Bressan dell’omonimo studio – hanno imposto alle aziende di ripensare la rete distributiva in ottica di multicanalità». Così aumenta la richiesta di consulenza inerente alla protezione del patrimonio aziendale in rete e nei social, senza dimenticare il grande impatto della normativa sulla protezione dei dati personali. Sempre maggiore la richiesta di consulenza legale strategica nelle attività che prevedono l’inserimento della robotica, quali la proprietà intellettuale e la tutela dei brevetti, software e intelligenza artificiale, protezione dei dati e responsabilità civile. Infine, anche qui diventa ormai cruciale il tema della cybersecurity, così come l’intelligence ai fini della protezione del know-how aziendale. E vi è chi, come Paolo Trevisanato di Andersen, scommette che la digitalizzazione dei processi rappresenti una delle più importanti leve di business del prossimo futuro anche per il Triveneto. «In quest’ottica – spiega Trevisanato – l’esperienza dei professionisti dello studio è attualmente oggetto di accordi con partner in ambito It al fine di potersi adeguatamente affacciare al mercato dell’innovazione attraverso prodotti dedicati all’efficientamento dei processi di natura fiscale e legale».

 

La versione integrale dell'approfondimento è stata pubblicata su TopLegal Review di agosto-settembre ed è disponibile su E-edicola fino al 30 settembre. 

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