di Valentina Magri
Legance ha chiuso il 2023 con un fatturato in aumento e una produttività in leggera discesa. Stando ai dati comunicati al Centro Studi TopLegal, il giro d’affari lo scorso anno si è attestato a 157 milioni di euro, in crescita del 6,8% dai 147 milioni incassati nel 2022. Lo studio non ha comunicato il dato sull’utile.
Alla fine del 2023, la squadra di professionisti è aumentata a 387 professionisti dai 350 del 2022 (+10,57%). In particolare, i soci a fine 2023 erano 88, di cui 64 equity partner (+4) e 24 salary partner (+3). Legance, guidato dal managing partner Alberto Maggi (in foto), nel 2023 ha attuato una serie di lateral di peso. Ha inserito Pietro Merlino, proveniente da Orrick, come partner nel dipartimento di Ue, Antitrust e Regolamentazione, oltre ai fiscalisti Andrea Silvestri, Matteo Fanni e Giulio Mazzotti, provenienti tutti da BonelliErede. Inoltre, Legance ha promosso soci i senior counsel Simone Ambrogi e Valerio Mosca.
Passando alle seconde linee, nel 2023 sono saliti leggermente i counsel (+3) e i managing associate (+3). In netto aumento il numero di senior associate (+16) e di associate (+10). Il numero di praticanti è diminuito a 13 (-2) nel 2023. La leva equity dello studio è rimasta pressoché stabile: 1:5,8 nel 2022 contro 1:6,0 del 2023.
Quanto alla produttività, il Rpp (revenue per partner) nel 2023 si attesta a circa 1,78 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 1,81 milioni del 2022. Il Rpl (revenue per lawyer) è invece sceso da 420 mila euro, rispetto ai 405 mila euro dell’anno precedente.
Sin dalla sua fondazione nel 2007, Legance ha sempre comunicato il fatturato, attuando tuttavia negli ultimi tre anni una disclosure parziale sui conti con la decisione di non divulgare l’utile. Piena, invece, la trasparenza sul numero dei professionisti oltre che sul numero dei soci equity.
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