Per Standard & Poor's l'azione intentata contro l'agenzia di rating da trenta risparmiatori che avevano investito in titoli di Lehman Brothers è priva di fondamento. Secondo la società, “i nostri rating sono opinioni sulla qualità del credito. Non sono raccomandazioni a comprare, vendere o tenere i titoli e non valutano neppure l'adeguatezza di uno strumento di investimento”.
I tre presidenti pugliesi delle associazioni che assistono i consumatori Codacons con l'avvocato Alessandro Amato, Confconsumatori con l'avvocato Antonio Pinto e Movimento Consumatori, presieduto da Rossella Miracapillo, con l'avvocato Michele Coratella replicano: “È privo di fondamento il solo tentativo di Standard & Poor's di sminuire e ridurre a una mera “opinione” il proprio ruolo istituzionale e professionale nell'emissione dei pareri tecnici. Ricordiamo che attraverso le loro “opinioni” le agenzie di rating incidono spesso sulle sorti delle aziende o addirittura di uno Stato, influenzando le scelte degli operatori finanziari. Invero le “opinioni” delle agenzie di rating sono il principale strumento che le banche agli sportelli, di fronte ai cittadini, usano per garantire che il prodotto che stanno vendendo è sicuro, oppure rischioso. Le “opinioni” delle agenzie di rating sono emesse sulla base della conoscenza di notizie e di dati interni dell'azienda, totalmente sconosciute ai piccoli risparmiatori, e vengono emessi previo compenso professionale. Le avvisaglie concrete di fragilità che provenivano da Lehman – chiusura del settore subprime ad agosto 2007, discesa del valore dei titoli da gennaio 2008, riduzioni del personale, seconda trimestrale 2008 in forte perdita e così via – erano indicatori idonei a sollecitare un aggiornamento del rating della banca americana. L'Unione europea ritiene che le “opinioni” delle agenzie siano così importanti nel sistema finanziario da avere assunto l'impegno, pochi giorni fa, di regolamentarle finalmente con una normativa specifica».