Lexellent introduce una novità assoluta nella definizione del rapporto economico con i clienti. A partire dal 2016 in tutti i contratti stipulati con lo studio verrà inserita una clausola “eccellenza o rimborsati”, che prevede che, in caso di mancata soddisfazione rispetto al servizio ricevuto, lo studio non farà pagare alcuna fee. Contattato da TopLegal, lo studio spiega che il nuovo meccanismo è volto a favorire un maggiore confronto con i clienti. Durante l'erogazione della prestazione saranno istituzionalizzati momenti di contraddittorio per permettere ai professionisti esterni di capire se le aspettative del cliente stanno andando deluse. Qualora lo studio non riesca a correggere il tiro, non verrà inviata alcuna notula.
L’iniziativa - come specificato in nota stampa - non è una forma di success fee (mi paghi solo se vinco la causa) come quelle praticate da molti studi legali americani, perché in gioco non c’è solo la vittoria o meno in tribunale. Infatti, non riguarda solo le prestazioni forensi, ma in generale tutti i servizi resi al cliente.
Sergio Barozzi (in foto), managing e founding partner di Lexellent, spiega: «Vogliamo essere sicuri che le nostre prestazioni siano esattamente quello che vogliono i nostri clienti, quello che serve loro. Dunque garantiamo che se qualcosa non va siamo pronti ad ascoltarli, purché vengano subito a dircelo parlandone apertamente».
Il socio fondatore Giovanni Battista Benvenuto ha aggiunto: «Riteniamo indispensabile investire in iniziative che rafforzino la nostra reputazione presso i clienti. Proprio questo ci ha spinto a pensare che dovevamo introdurre una “garanzia umana” che riguardasse i costi come fattore di differenza».
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