Lavoro

Lexellent vince con Ryanair per le contribuzioni dei dipendenti

Confermata la sentenza di primo grado e la legittimità dell'operato della compagnia

16-06-2016

Lexellent vince con Ryanair per le contribuzioni dei dipendenti

Lexellent, con un team composto da Sergio Barozzi e Sofia Bargellini, ha assistito con successo Ryanair in un procedimento in tema di libera circolazione dei lavoratori nell'Unione Europea.

La Corte d’Appello di Bologna ha respinto l’appello proposto dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna e ha confermato la sentenza del tribunale civile bolognese che a settembre scorso ha riconosciuto la correttezza dell’operato della compagnia aerea irlandese, che aveva assoggettato al regime previdenziale irlandese i dipendenti assegnati alla base italiana.

Ryanair era stata fatta oggetto di ingiunzioni da parte dalla Direzione Provinciale del Lavoro di Bologna, per aver assunto “illegittimamente” un certo numero di lavoratori presso l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna nel periodo dal 2009 al 2012, perché non ne aveva dato la comunicazione prescritta agli enti di competenza (Centro per l’Impiego) violando così gli obblighi previsti dalla normativa previdenziale italiana. La violazione contestata, oltre alla
mancata comunicazione dell’assunzione dei lavoratori, era quella di non aver consegnato loro alcuni documenti fra cui il numero di matricola, necessario per l’iscrizione a Inps e Inail.

Ryanair ha obiettato come il luogo di lavoro dei dipendenti dovesse individuarsi presso gli aeromobili appartenenti al territorio dello Stato irlandese, con la conseguente applicazione della normativa di quel paese.

Il tribunale di Bologna, con la sentenza 21.081, pubblicata in data 24 settembre 2015, ha dato ragione a Ryanair, e il giudice ha dunque ritenuto implicitamente che il non obbligo di comunicare l’assunzione al Centro per l’impiego (che deriva dalle norme previdenziali italiane) sia legato al fatto che ai lavoratori in oggetto si applica il regime previdenziale irlandese.

La Direzione Territoriale del Lavoro ha proposto appello contro la citata sentenza chiedendone l’integrale revisione. La Corte D’Appello di Bologna, lo scorso venerdì 10 giugno 2016, ha infine respinto l’appello e confermato la sentenza di primo grado.

 

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Lexellent SergioBarozzi, SofiaBargellini Ryanair, Inps, Inail, Unione Europea, Direzione Territoriale del Lavoro


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