Lgv vince la battaglia di Avela sui diritti di Betty Boop

Con sentenza n. 953/2016 il Tribunale di Bari si è pronunciato a favore di Avela, assistita dai partner di Lgv Simona Lavagnini e Luigi Goglia (in foto), rigettando la domanda di contraffazione dei marchi aventi a oggetto il personaggio di fantasia Betty Boop avanzata da una multinazionale dell'editoria.

Loalex, con Loredana Di Pinto e Onofrio Musco, ha difeso con successo, nel medesimo giudizio, i principali convenuti, ossia le aziende pugliesi Eurofil, C3V e Grimaldi Group, licenziatarie delle immagini per Avela.

Avela è una società statunitense che si occupa, in particolare, della produzione, distribuzione e licensing di opere come quadri e poster cinematografici relativi a film e/o cartoni animati. Nell'ambito di tale attività, aveva rielaborato alcuni poster del personaggio Betty Boop - caduto in pubblico dominio - e concesso in licenza alcune immagini perché fossero utilizzate come decorazioni su alcuni capi d'abbigliamento. 

Lo stesso personaggio era stato anche oggetto di più registrazioni di marchio (nazionali e comunitarie) da parte della multinazionale dell'editoria che aveva dunque deciso di agire nei confronti dei licenziatari di Avela per contraffazione dei propri marchi, che a loro volta chiamavano in giudizio la società statunitense. 

Il Collegio ha tuttavia sancito un principio in materia di proprietà industriale ed intellettuale: i diritti di marchio spettanti al titolare dello stesso non possono coprire il personaggio in quanto tale, ma solo una sua specifica rappresentazione grafica.

Pertanto, chi non possa vantare diritti d'autore sul personaggio non può tentare di sostituirli e di "eternarli" tramite la registrazione di marchi. Diversamente si finirebbe per assicurare al titolare del marchio una tutela più ampia (anche perché potenzialmente non soggetta a termini temporali) rispetto a quella attribuita all'autore dell'opera dalla normativa sul diritto d'autore. 

Notizia integrata il 10 marzo 2016 alle ore 17,22: si integra aggiungendo il ruolo di Loalex in difesa delle licenziatarie Eurofil, C3V e Grimaldi Group.