Una situazione delicata che mette un'azienda, Limoni, in bilico tra la salvezza e il baratro. La catena di profumerie controllata da Bridgepoint avrebbe 400 milioni di debiti e, secondo quanto trapelato, sarebbe stata fissata per il prossimo 18 giugno l'assemblea degli azionisti che discuterà l'abbattimento del capitale per perdite.
Ad assistere Limoni è Nctm con il managing partner Paolo Montironi (in foto), il professor Fabio Marelli per la parte concorsuale e Stefano Padovani per il Banking. «La vicenda è molto delicata - spiega Montironi a TopLegal.it -, ma ci auguriamo si concluda nel migliore dei modi per l'azienda. Siamo vicini all'epilogo. Adesso stiamo solo aspettando che le banche concludano il processo di consensi e autorizzazioni, anche se il tempo necessario per questo è molto variabile».
Le banche sono state seguite da Clifford Chance, con il team guidato dai soci Charles Adams e [Giuseppe De Palma]*, mentre Bridgepoint si è affidato a Linklaters.
La situazione di Limoni, per giunta, non si limita solo al salvataggio. In base alle notizie riportate dalla stampa, la Procura di Como ha fatto scattare pesanti provvedimenti per gli ex vertici dell'azienda con l’accusa di truffa milionaria ai danni della catena di profumerie. Nel mirino ci sarebbero l'ex manager del gruppo Pio Francesco Borghetti e l’ex amministratore delegato Nazareno Brandoni e l'imprenditore comasco Antonio Lemma. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Como ha sequestrato 21 tra conti correnti bancari e cassette di sicurezza e 16 tra immobili e terreni dislocati nelle province di Varese, Livorno, Bologna, Lucca e Messina. «Prima dell'arrivo di Bridgepoint - commenta Montironi - la società è stata fortemente danneggiata e da allora sono state avviate numerose cause».
In riferimento al salvataggio, dunque, l'appuntamento del 18 rappresenta un passaggio importante per il buon esito della vicenda. Entro quella data sono attese possibili proposte d'acquisto per la società. Ma, in assenza di offerte vincolanti, verrà presentata ipoteticamente una proposta di concordato preventivo supportato da Orlando Management, fondo specializzato in ristrutturazioni.
*Notizia modificata (08 giugno 2012 ore 9,30)
Il nome erroneamente pubblicato in precedenza era Giuseppe De Simone
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