Il Tar del Lazio, con ordinanza cautelare del 4 settembre 2015, ha sospeso la gara indetta da Roma Capitale per l'affidamento del servizio di global service delle scuole del valore di oltre 240 milioni di euro accogliendo la domanda formulata da Manutencoop assistita da Lipani Catricalà e da Pietro Rescigno.
In particolare, il giudice amministrativo ha individuato motivi di possibile censura nel prezzo posto a base d'asta da Roma Capitale, in quanto eccessivamente basso, dando incarico al ministero del lavoro di verificare se tale prezzo sia compatibile con il rispetto dei minimi retributivi dei settori interessati. Il costo del lavoro rappresenta infatti l'85,57% del valore della gara.
Nelle tesi della difesa di Manutencoop è stato evidenziato che una base d'asta eccessivamente bassa può comportare una lesione della concorrenza e, comunque, dell'interesse pubblico alla massima partecipazione degli operatori economici alle gare. Secondo quanto sostenuto da Manutencoop, inoltre, prezzi d'appalto troppo bassi potrebbero compromettere la buona esecuzione del servizio nel tentativo dei fornitori di rendere remunerative offerte altrimenti non sostenibili rispetto al servizio richiesto/offerto.
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