Lipani Catricalà, con Damiano Lipani (in foto), Francesca Sbrana e Anna Mazzoncini, ha difeso con successo il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano di fronte al Consiglio Nazionale Forense che, con sentenza n. 165/2016 depositata in data 25 giugno 2016, ha respinto il reclamo proposto da un avvocato del Foro di Milano per ottenere la rettifica dei risultati delle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’ordine di appartenenza (tenutesi il 3, 4 e 5 marzo 2015).
Con il reclamo era stata chiesta la dichiarazione di illegittimità dei voti di lista attribuiti ai candidati di talune delle liste presentate alla elezioni dell’Ordine degli Avvocati di Milano.
Il Consiglio Nazionale Forense, pur dando atto dell’intervenuto annullamento, ha affermato che in applicazione del principio del legittimo affidamento costituente canone generale dell’azione amministrativa, il risultato delle elezioni non può che essere verificato con esclusivo riferimento alla data in cui i singoli atti del procedimento elettorale (indizione delle elezione, convocazione dell’assemblea, presentazione delle liste e delle candidature, operazioni di voto e di scrutinio, proclamazione degli eletti) sono stati posti in essere e alla disciplina normativa e regolamentare vigente a tale data.
Il Consiglio Nazionale Forense ha pertanto ritenuto infondato il reclamo proposto, statuendo che “una eventuale pronuncia di rettifica dei risultati elettorali nel senso richiesto dal ricorrente finirebbe per incidere gravemente non solo e non tanto sulle posizioni di alcuni eletti, ma soprattutto sul diritto e sulla libertà di voto di tutti coloro che, una volta ammesse (all’epoca) legittimamente e – poi – incontestatamente anche le liste formate da 25 candidati, hanno (all’epoca) correttamente espresso il loro voto nei modi e nelle forme previste dalle disposizioni disciplinanti le operazioni elettorali, con il legittimo affidamento derivante dalla ammissione della lista da ciascuno votata”.
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