Contenzioso

Live Nation vince con Latham & Watkins contro la Siae

Il rapido esaurimento nei canali ufficiali dei biglietti per i concerti all'Olimpico degli U2, tenutisi nel luglio 2017, non è ascrivibile a un presunto comportamento illecito

17-01-2018

Live Nation vince con Latham & Watkins contro la Siae


Con ordinanza pubblicata il 15 gennaio 2018, il Tribunale di Roma ha accolto integralmente il reclamo proposto da Live Nation, affiancata da Latham & Watkins, contro l’ordinanza che, il 9 giugno 2017, aveva accolto un ricorso ex art. 700 c.p.c. proposto dalla Siae nei confronti della stessa Live Nation, organizzatrice degli ultimi concerti italiani della band irlandese degli U2 tenutisi allo stadio Olimpico di Roma il 15 e 16 luglio 2017, al fine di inibire l’ulteriore vendita, diretta o indiretta, sul mercato secondario dei biglietti relativi ai concerti in questione e di ottenere anche l’applicazione di una penale.

Live Nation è stata assistita da Latham & Watkins con un team guidato dal partner Matteo Bay e dal counsel Antonio Distefano (in foto), responsabile del dipartimento italiano di Litigation & Trial.

Con l’ordinanza emessa all’esito del procedimento di reclamo, il Tribunale di Roma ha accertato, infatti, che il rapido esaurimento dei biglietti nel canale ufficiale di vendita on line e la loro immediata disponibilità sui siti di reticketing non sono ascrivibili a un presunto comportamento illecito di Live Nation o di società di reticketing bensì “…semplicemente al fatto, del tutto evidente, che ai prezzi di vendita ufficiali la domanda di acquisto è ampiamente eccedente l’offerta disponibile”, e che anche “(…) è del tutto verosimile sia che gli appassionati procedano in massa all’acquisto al momento dell’apertura della vendita sia che anche i semplici consumatori possano acquistare più biglietti di quelli che sono intenzionati ad utilizzare, contando sulla facilità di una rivendita a prezzo maggiorato”. Con la stessa ordinanza, inoltre, il Tribunale di Roma ha anche sostanzialmente escluso l’esistenza di un ipotetico diritto della Siae ad ottenere il pagamento dei diritti d’autore in relazione alla transazioni effettuate sui siti di reticketing, visto che, sulla base della sua stessa prospettazione, “Siae dovrebbe avere già riscosso i diritti commisurati al prezzo ufficiale”.

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