Nel febbraio 2006, quattro soci – Fabio Labruna, Andrea Mazziotti, Aldo Palumbo e Antonio Segni – lasciano Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners a seguito di differenze incolmabili sulla strategia, portandosi via 19 collaboratori per fondare Labruna Mazziotti Segni. L’uscita è la prima di due scissioni che subirà lo studio Gianni; la seconda con circa 100 professionisti coinvolti darà vita a Legance nel dicembre 2007.
Il nuovo studio, battezzato con l’acronimo Lms, ha una dimensione marcatamente romana: tre dei quattro fondatori, gli esperti di corporate Mazziotti e Labruna, insieme allo specialista di mercati dei capitali Segni, operano sul mercato capitolino; solo il giuslavorista Palumbo è di Milano. Subito dopo l’avvio della nuova realtà arriva la smentita di un’alleanza con Linklaters. I soci non ritengono necessario un appoggio esterno; la loro mossa avviene in un mercato che è in via di consolidamento e ricco di operazioni corporate ed m&a redditizie.
Inizia subito l’espansione. A luglio del 2006 due ingressi strategici per il supporto alla practice transactional: Emanuela Molinaro, ex-of counsel in Clifford Chance, diventa socio responsabile del real estate. L’altro of counsel, Andrea De Matteis, proveniente da Linklaters, diventa socio responsabile per l’antitrust. E lo studio comincia a macinare operazioni di rilievo. Nel 2007, si aggiudica l’Ipo da 2,7 miliardi di euro di Prysmian (Fabio Labruna siederà nel consiglio della società fino al 2010). Segue inoltre l’acquisto per oltre un miliardo di euro degli spagnoli Recoletos da parte di Rcs (Segni sarà nominato al CdA nel 2009) nonché la cessione di Fl Selenia da un miliardo di euro. In questo periodo, spicca anche un cliente chiave che ricorrerà più volte allo studio per la consulenza: Marco Trochetti Provera. Per Mtp, la società-cassaforte della famiglia Tronchetti Provera, Mazziotti e Segni curano la cessione di Telecom Italiada 3,3 miliardi di euro nel 2007.
Forte della sua attività intensa, in meno di due anni Lms arriva a contare 63 professionisti di cui 14 soci a fine 2007. Le operazioni di rilievo non rallentano. Tra i mandati principali del 2008 arriva l’aumento di capitale da cinque miliardi da parte di MPS. Nel frattempo, continua la campagna acquisti con l’arrivo della squadra di Enrico Zattoni, socio ed esperto di contenzioso, da Pedersoli. Pochi mesi dopo, Lms farà parte della schiera di studi impegnati sulla privatizzazione infinita di Alitalia, assistendo Immsi, la società che faceva capo a Roberto Colannino.
Nel 2009, la crescita costringe lo studio a trasferire la propria sede milanese in Corso Magenta (in foto). Nel frattempo continuano ad arrivare incarichi da parte di Tronchetti Provera. A luglio, Antonio Segni è al lavoro per il rifinanziamento del debito della holding Cam Finanziaria. L’anno successivo, il socio è incaricato di curare lo spin-off di Pirelli Re. Pochi mesi dopo, sempre nel 2010, torna sulla scrivania dei soci Lms il dossier Camfin. Questa volta si tratta di sistemare gli accordi con la famiglia Malacalza. Successivamente, Lms tornerà a occuparsi di altri interessi legati alla galassia Trochetti Provera, tra cui il rifinanziamento e poi la ricapitalizzazione di Prelios (già Pirelli Re).
Un altro cliente di punta dello studio, legato in passato con Tronchetti Provera, è Telecom Italia. L’incumbent della telefonia italiana affida a Segni e compagnia le emissioni di due bond del valore complessivo di 1,75 miliardi di euro nel 2011.
Alla fine del 2011, Lms arriva a contare 21 soci ma il numero di collaboratori si ridimensiona fortemente con la squadra che scende a 50 professionisti. Tra le defezioni, Lms perde il socio fondatore Palumbo, che raggiunge Toffoletto, e De Matteis, promosso socio antitrust poco più di un anno prima che si mette in proprio. Nel 2012, Segni guida lo studio nell’assistenza a favore delle banche per la quotazione di Fiat Industrial ma, dopo sei anni dalla sua fondazione, su Lms iniziano a circolare voci insistenti che parlano di disaggregazione. E le uscite non si fermano. Il socio Giovanni Lombardi, entrato nella direzione corporate & legal affairs di Prelios Sgr, è l’ultimo a venire fuori dallo studio prima della scissione annunciata oggi di Segni, Mazziotti e Federico Vermicelli. I tre soci lasciano una squadra di 40 professionisti, di cui 16 soci partner, per dare vita, ironia della sorte, a un nuovo Lms: Lombardi Molinari Segni.
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