Il giudice di Cagliari ha accolto la richiesta di risarcimento di 3000 agricoltori sardi alla Regione Sardegna, assistiti da Giovanni Dore, dell’omonimo studio di Cagliari e da Alberto Miglior e Fabio Ciulli, due professionisti locali indipendenti. L'Ente pubblico, invece, è difeso da Alessandra Camba.
Gli agricoltori hanno chiesto all'amministrazione regionale i danni relativi alla normativa (legge 44/88) attraverso la quale avevano contratto mutui a tasso agevolato per la riqualificazione delle aziende agricole dell'Isola. Sei anni dopo l'entrata in vigore della legge, la Commissione Europea aprì una procedura d'infrazione e nel 1997 dichiarò gli aiuti illegali perchè in violazione della concorrenza. Nello stesso anno la Regione sospese l'erogazione dei contributi che abbattevano il tasso dei mutui contratti e pretese, come richiesto dall'Ue, la restituzione di quanto concesso.
In questo contesto le aziende si sono ritrovate a dover restituire i contributi percepiti e pagare gli interessi di mercato, piu' alti rispetto a quelli praticati con i contributi regionali della legge 44/88. Il 7 agosto 2002 gli agricoltori, con l'aiuto delle Associazioni di categoria, hanno denunciato la Regione chiedendo il risarcimento del danno e contestando la prassi e la gestione della normativa. L'ammontare del risarcimento, non quantificabile in maniera certa, era stato ipotizzato in circa 700 milioni di euro. Il prossimo 27 maggio verranno precisate le conclusioni e il giudice potrebbe sciogliere la riserva e decidere se sussista o meno il danno.
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