Lombardi Molinari Segni, con i partner Giuseppe Lombardi (in foto), Federico Scarlato, Lazare Vittone e PierDanilo Beltrami, coadiuvati dall'associate Giovanni Rosanio, assiste Ilva in amministrazione straordinaria, nelle persone dei commissari straordinari, nella richiesta di risarcimento danni per abusivo esercizio dell'attività di direzione e coordinamento per circa 2 miliardi di euro nei confronti di Riva Fire in liquidazione (tuttora socio di maggioranza di Ilva) e altre società del gruppo Riva, nonché alcuni esponenti della famiglia Riva.
La richiesta è stata avanzata dai tre commissari, Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi, «al fine di reintegrare il patrimonio di Ilva anche (se non soprattutto) nell'interesse dei creditori concorsuali».
Secondo i tre commissari, gli ex soci di controllo di Ilva riconducibili al gruppo Riva, nel 2012 avrebbero privato l'azienda, attraverso un'operazione societaria, delle risorse finanziarie per la bonifica e per la continuità imprenditoriale. La manovra sarebbe avvenuta trasferendo circa un miliardo di euro alla società lussemburghese controllata da Riva Fire a titolo di rimborsi per finanziamenti precedenti, e creando poi una newco, Riva Forni, a cui trasferire la parte "buona" del Gruppo Riva Fire che controllava Ilva.
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