Sirti, storica società attiva nel settore delle telecomunicazioni a lungo quotata alla Borsa di Milano, ha perfezionato la ristrutturazione del proprio indebitamento finanziario nell’ambito degli accordi per la sua ricapitalizzazione approvati alla fine del mese di luglio 2010.
Nell’operazione Sirti è stata assistita dallo studio Lombardi Molinari e associati, con i soci Giuseppe Lombardi (nella foto) e Stefano Nanni Costa, affiancati dal senior associate PierDanilo Beltrami e dall’associate Stefania Rossini. Sempre al fianco di Sirti, ha agito lo studio Giuseppe Iannaccone e associati, boutique milanese di diritto fallimentare e commerciale, con Giuseppe Iannacone e l’associate Giacomo Fenoglio.
Anzitutto, è stata data attuazione all'operazione di ricapitalizzazione di Sirti attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale da 38 milioni da parte del socio unico H.I.I.T. Spa, assistito dallo studio Giliberti Pappalettera Triscornia (con Enrico Giliberti e Iacopo Filippo Canino) anche per il tramite dell'intervento dei fondi mezzanini Ver Capital e Blue Skye, assistiti da un team di Nctm (coordinato da Francesco de Gennaro e di cui ha fatto parte Matteo Gallanti) e dei fondi Mezzanove, AF Mezzanine e Nem Due - assistiti da Linklaters (che ha schierato Andrea Arosio e Pietro Belloni) che sono entrati a far parte della compagine societaria di H.I.I.T.
Inoltre sono stati formalizzati gli accordi tra Sirti e Banca IMI Spa, assistita dallo studio Linklaters, per la rinegoziazione del debito (ammontante a 400 milioni) e la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertendo (di 38 milioni).
Infine, sono stati definiti gli accordi con alcune banche terze (Banco di Brescia, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Credito Artigiano, Banca Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Banca Popolare di Milano, Credito Bergamasco e Banca IMI), assistite dallo Latham & Watkins, per la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario a breve termine della società. Per Latham hanno agito il partner Andrea Novarese e l'associate Emanuela Basso Petrino.